I dipendenti pubblici cosa devono fare per richiedere i contributi necessari per arrivare ai requisiti necessari per la pensione?
Il tema della pensione è uno dei più scottanti del nostro Paese. Infatti, se nel corso degli ultimi governi è stata modificata l’età pensionabile, si può dire che sono state, poi, inserite delle proposte per far sì che, attraverso alcuni calcoli, si possa arrivare alla stessa in minor tempo possibile. Tuttavia, come spesso sentiamo dire, non tutti quanti gli italiani sono sicuri di ricevere la pensione una volta finito di lavorare.
Mettendo da parte questo discorso, che è più di stampo sociale, facciamo riferimento a una delle ultime novità dell’INPS. O meglio, tale ente attraverso il proprio sito ufficiale ha reso noto come si possono raggiungere i contributi volontari per i soli dipendenti pubblici. SI tratta di un servizio che permette di inviare la domanda di versamento di contributi volontari per raggiungere il diritto alla pensione o per aumentarne l’importo.
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In primis è bene sapere che i contributi volontari vengono versati per effetto di una domanda presentata da parte dell’iscritto che ha intenzione di proseguire il processo di contribuzione necessaria per raggiungere il diritto alla pensione oppure, come abbiamo detto sopra, per aumentare l’importo della stessa in caso di interruzione o di cessazione del rapporto lavorativo.
In tal caso facciamo riferimento ad aspettative che riguardano lo studio o la famiglia, oppure di interruzioni che riguardano la sfera disciplinare, per lavori di tipo stagionali, discontinui o anche part-time. Per continuare con il processo poco prima descritto, sono richiesti come minimo cinque anni di contribuzione effettiva versata, oppure tre dei cinque anni precedenti alla domanda presentata.
A tal proposito, è prevista una riduzione del requisito minimo contributivo dai tre ad un anno necessario per coprire, in maniera del tutto volontario, i periodi di tempo nati tra un rapporto di lavoro ed un altro. Stessa cosa vale per i lavori discontinui, temporanei o stagionali o per quelli nell’ambito di una prestazione a tempo parziale di tipo ciclico, orizzontale e verticale.
Tuttavia, bisogna sapere che la prosecuzione volontaria non può essere ammessa se, in quei periodi poco prima indicati, l’interessato risulti essere iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria. C’è da sottolineare che l’importo dei contributi viene determinato dall’INPS Gestione dipendenti pubblici e i versamenti devono essere effettuati entro il trimestre successivo a quello a cui si fa riferimento.
Inoltre, è bene specificare che la contribuzione volontaria può essere versata anche nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda. Infine, per presentare la stessa, invitiamo i lettori a cliccare su questa pagina.
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