Pharma Data Factory rivela i farmaci più comprati durante la stagione estiva. I dati risalgono al 2023 e 2022 ma si presume un andamento simile nel 2024.
Il confronto tra il trimestre più caldo del 2022 con quello del 2023 svelano un aumento delle vendite di antimalarici. Milioni di confezioni tra antimicotici, antibatterici e cortisonici vendute da giugno ad agosto.
L’estate è il mese delle vacanze lontane dalla propria città e spesso lontane dall’Italia. Le persone hanno voglia di staccare dalla routine, di allontanarsi da luoghi conosciuti per andare alla scoperta di nuove realtà e culture e per recuperare le energie fisiche e mentali. Aria diversa, paesaggi sorprendenti, gente ospitale, nel mondo ci sono tantissime località da scoprire che regaleranno emozioni e amplieranno la propria visione della vita.
Oman, Lapponia, Azzorre, Tanzania, Cappadocia, India, Sudafrica sono tra le mete preferite di chi ama perdersi in una realtà totalmente diversa da quella conosciuta. Certi tipi di viaggi, però, presuppongono una precisa preparazione anche dal punto di vista medico. Ecco che il mercato farmaceutico estivo dirotta verso specifici farmaci come antimicotici, antibatterici, cortisonici. Nel 2023 si è registrato un aumento del 3,9% di vendite rispetto al 2022 con 7,5 milioni di confezione vendute.
Viaggi all’estero? I farmaci più acquistati dagli italiani
Oltre agli antimicotici, agli antibatterici e ai cortisonici risultano in aumento le vendite di antimalarici (+ 32% con 93 mila confezioni vendute), disinfettanti oculari e antisettici (+12%) e i medicinali antinausea (+7% con 2,2 milioni di confezioni vendute). Questi sono i dati raccolti da Pharma Data Factory confrontando il trimestre 2022 e il trimestre 2023. Una crescita di volumi che ha coinvolto diversi prodotti raggruppati in svariate classi di mercato (vitamine, antivaricosi, decongestionanti, vaccini malarici, antipruriginosi, antinfettivi ontologici, corticosteroidi topici e otologici).
Giorgio Cenciarelli, CEO di PDF, ha sottolineato la crescita del 33 e del 38% tra i due anni considerati nella ricerca. In più ha evidenziato che la maggior parte dei farmaci venduti risulti essere di classe C e OTC. Significa che i cittadini pagano totalmente il farmaco di tasca propria nel 96% dei casi. Dai dati, poi, emergono differenze regionali per la vendita dei farmaci “estivi” citati.
Il boom si ha in Lombardia con 3 milioni di confezioni vendute. Seguono Veneto con 2 milioni e Campania con 1,5 milioni. Cala il numero in Sardegna con 500 mila confezioni vendute, in Friuli Venezia Giulia con 400 mila confezioni e in Basilicata con 100 mila confezioni. Cenciarelli ipotizza che il trend di vendita dei farmaci “estivi” legati ai viaggi all’estero continuerà anche nel 2024 e sarà confermato dalla raccolta dei dati BeST.