L’INPS ha messo a punto un sistema che sfrutta l’Intelligenza Artificiale per la ricerca del lavoro. Trovare un’occupazione sarà molto più semplice.
I percettori di Assegno di Inclusione rientreranno in un nuovo sistema di collegamento tra domanda e offerta di lavoro basato sull’Intelligenza Artificiale e su specifici algoritmi.
La sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale per ricevere l’Assegno di Inclusione comporta un obbligo, quello di accettare percorsi lavorativi o di inclusione sociale. L’AdI, infatti, vuole essere uno strumento diverso rispetto al Reddito di Cittadinanza. Vuole realmente aiutare i cittadini in difficoltà facendoli entrare nel mondo del lavoro o spingendoli ad intraprendere un corso di formazione oppure a partecipare alla vita sociale.
Per facilitare la ricerca di lavoro, l’INPS ha attivato un sistema di Intelligenza Artificiale sulla piattaforma SIISL, la stessa usata per la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale. Grazie a degli algoritmi, ci sarà un incrocio tra domanda e offerta che porterà a risultati soddisfacenti (si spera). L’Intelligenza Artificiale, infatti, troverà le proposte più idonee al profilo professionale e alle skills dei percettori dell’Assegno di Inclusione. Stessa possibilità anche per chi ha richiesto il Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Contro la disoccupazione verrà utilizzata l’Intelligenza Artificiale. L’INPS sfrutta l’evoluzione tecnologica per risolvere un problema dell’Italia, l’elevato numero di inoccupati e disoccupati. Lo ha annunciato con il messaggio numero 1358/2024 in cui specifica come sia stato attivato sulla piattaforma SIISL – Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa – un sistema basato sull’IA volto a calcolare l’indice di affinità tra domanda e offerta di lavoro. Le variabili che l’algoritmo utilizza sono diciotto tra cui aspirazioni, vicinanza alla residenza, formazione.
Il sistema darà come risultato la proposta più compatibile con le peculiarità del percettore dell’AdI o del Supporto per la Formazione e il Lavoro. L’intento, dunque, è utilizzare i due nuovi sussidi eredi dell’RdC come mezzo per aumentare l’occupazione avvalendosi dell’Intelligenza Artificiale. La sperimentazione partirà a breve sulla piattaforma SIISL.
Presto si conoscerà la capacità di elaborare corretti indici di affinità basati su algoritmi di apprendimento automatico che possono elaborare il linguaggio naturale nonché valutare la vicinanza semantica tra i campi testuali del curriculum vitae e dell’offerta di lavoro. Nel rispetto dei principi guida e delle norme relative ai progetti IA non saranno inclusi come variabili i dati sulla situazione sociale, sanitaria, anagrafica ed economica del cittadino. Inoltre l’Indice non potrà attribuire punteggi o creare graduatorie di merito.
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