Molti contribuenti hanno diritto a una rendita vitalizia in caso di prescrizione dei contributi. Scopriamo come possono mettere in salvo la pensione.
Può accadere che i periodi di contribuzione si prescrivano.
Per non rischiare di rimanere senza pensione, i lavoratori del settore privato e delle Amministrazioni Pubbliche possono comunque utilizzarli, costruendo una rendita vitalizia e riscattandoli, versando una precisa quota.
Il metodo per salvaguardare i periodi di contribuzione prescritti è indicato nella Circolare INPS n.25/2020. Vediamo in cosa consiste tale procedura e quali vantaggi comporta.
Rendita vitalizia: la procedura per il riscatto dei contributi
Possono essere riscattati (totalmente o parzialmente) i periodi lavorativi che sono scoperti da contribuzione, che non possono essere più recuperati perché è intervenuta la prescrizione.
La costituzione della rendita vitalizia o riscatto può essere chiesta:
- dal datore di lavoro che non ha regolarmente versato i contributi e vuole rimediare;
- dal lavoratore o dal pensionato;
- dai familiari superstiti del lavoratore.
È necessario provare la sussistenza del rapporto di lavoro, la durata, la continuità e l’ammontare dello stipendio. Per quantificare i contributi omessi, invece, bisogna allegare buste paga, libretti di lavoro, lettere di assunzione o di licenziamento, benserviti, libri paga e matricola o tutti gli altri documenti che possano dimostrare il rapporto di lavoro.
La possibilità di costituire la rendita vitalizia e di riscattare i contributi spetta non solo ai lavoratori subordinati ma anche ai familiari coadiuvanti e coadiutori dei titolari di imprese artigiane e commerciali, ai collaboratori dei coltivatori e agli iscritti alla Gestione Separata.
La richiesta può essere presentata sia dal lavoratore sia dal datore di lavoro che non ha versato i contributi. Se viene inoltrata dal lavoratore, bisogna seguire una precisa proceduta telematica, disponibile sul portale dell’INPS alla sezione dedicata alle domande di riscatto ai fini pensionistici e di ricongiunzione di periodi contributivi.
Si può anche telefonare il Contact Center al numero verde 803.164, da rete fissa, o allo 06.164.164, da cellulare, oppure rivolgersi a Patronati o Intermediari.
Se, invece, la domanda è inviata dal datore di lavoro deve essere utilizzato il Modulo Rend. Vit. Riv. COD. AP81, da trasmettere telematicamente, oppure tramite l’assistenza di un Patronato.
Abbiamo anticipato che il riscatto dei periodi contributivi prescritti ha un costo, che viene calcolato con i meccanismi che si applicano alla liquidazione della pensione, ossia sistema retributivo o contributivo. Il sistema retributivo si applica per i periodi fino al 31 dicembre 1995, mentre il sistema contributivo per quelli a partire dal 1° gennaio 1996.
Le modalità per il pagamento e i relativi termini sono specificati nel provvedimento di accoglimento della domanda di riscatto, notificato attraverso raccomandata.