Alcuni specialisti hanno redatto un dossier in cui spunta il nome di un farmaco che potrebbe causare la perdita della vista.
L’allarme è chiaro, un medicinale molto utilizzato porta alla cecità. Si tratta di un effetto collaterale raro oppure il pericolo è maggiore di quanto si possa pensare?
La maggior parte delle persone evita di leggere gli effetti collaterali descritti sul bugiardino del medicinale da assumere. Basterebbero le prime reazioni avverse per far dubitare dell’importanza di prendere il farmaco seppur prescritto dal medico. In effetti le controindicazioni sono numerose e alcune piuttosto preoccupanti. Dallo shock anafilattico alle eruzioni cutanee, dai problemi respiratori ai disturbi intestinali, dalla sonnolenza alla nausea. Si tratta di effetti non intenzionali del farmaco che possono sorgere pur rispettando le dosi normalmente innocue per l’uomo a causa delle proprietà del farmaco stesso.
La maggior parte delle reazioni avverse dipende dal fisico nonché dalle caratteristiche personali dell’individuo che assume il medicinale. In altri casi gli effetti collaterali sono causati dall’assunzione contemporanea di più farmaci oppure da condizioni mediche preesistenti. Non è detto, dunque, che le reazioni si manifestino ma c’è un allarme che gli specialisti stanno lanciando che spaventa la popolazione.
Obesità e diabete si curano con un principio attivo molto noto, il semaglutide. Si trova nell’Ozempic e nel Wegovy, farmaci prescritti per curare le patologie. Il semaglutide abbassa i livelli di zucchero nel sangue e imita un ormone che fa perdere l’appetito (GLP-1). Significa che è efficace per le persone che desiderano ridurre il peso e per coloro che devono combattere contro alcune tipologie di diabete. Ma c’è un effetto collaterale emerso da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Ophtalmology che spaventa.
Analizzando 17 mila cartelle cliniche, gli studiosi hanno rilevato come i pazienti diabetici che assumevano regolamente semaglutide avevano una probabilità di quatto volte superiore di ricevere una diagnosi di neuropatia ottica ischemica anteriore arteritica. Si tratta di una patologia oculare indolore senza cure né trattamenti efficaci. Chi ne soffre arriverà a perdere improvvisamente la vista da uno degli occhi per una riduzione del flusso sanguigno al nervo ottico. Per quanto riguarda i pazienti obesi o in sovrappeso, invece, si è riscontrata una probabilità di ammalarsi di NOIA-NA di sette volte maggiore rispetto ai pazienti che non hanno mai assunto semaglutide. I risultati dello studio hanno sottolineato l’importanza di procedere con ulteriori indagini per confermare e capire come il semaglutide sia associato a NAION.
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