La Cassazione stabilisce la legittimità della circolazione in Italia nonostante il fermo dell’auto al verificarsi di una circostanza.
Per poter sospendere il fermo dell’auto è necessario pagare il debito o quantomeno la prima rata in casa di dilazione dei versamenti. La cancellazione definitiva, poi, si avrà con l’estinzione totale del debito. Eppure c’è un escamotage per evitare questo iter.
Il debitore sottoposto a fermo dell’auto non può circolare con il mezzo in strada fino a quando non pagherà il creditore o inizierà a versare le rate previste. Solitamente il fermo scatta in caso di mancato pagamento delle imposte o delle multe stradali e viene notificato al contribuente tramite cartella esattoriale. Chi dovesse essere trovato a circolare con un mezzo sottoposto a fermo amministrativo verrà multato fino a 3.086 euro e sanzionato penalmente avendo violato gli obblighi posti in capo al custode.
Poi si potrebbe procedere anche con la confisca dell’auto in casi eccezionali. Il cittadino può fare domanda di pagare il debito a rate, come detto, per far sospendere il fermo al versamento della prima rata. In alternativa dovrà corrispondere tutto subito o non potrà utilizzare il veicolo. Esiste una terza via per poter rimettersi alla guida del mezzo.
La sentenza della Cassazione aiuta gli automobilisti
La Cassazione ha stabilito che è lecito circolare in Italia con una targa straniera dopo re-immatricolazione all’estero. Da qui la strategia per evitare il fermo amministrativo utilizzata da molti cittadini. Si re-immatricola il mezzo all’estero ottenendo una targa straniera. Essendo il fermo associato alla targa italiana, non sarà possibile per la Polizia accorgersi di un eventuale divieto di circolazione controllando la targa straniera. Non ci saranno, dunque, conseguenze penali né una multa da pagare.
La nuova targa estera permette di circolare liberamente in Italia, lo ha confermato anche la Cassazione. Non essendoci controlli per verificare una connessione del telaio con una vecchia targa italiana con la re-immatricolazione si potrà circolare pur con il fermo dell’auto. Tale pratica è legittima? Sicuramente è nota e sempre più utilizzata ma la “colpa” è del sistema normativo.
Di fatto il comportamento è legittimato dallo stesso articolo 100 del Codice della Strada. Non si applicano multe per l’uso di targhe non corrispondenti al veicolo in caso di mezzo registrato in Italia e re-immatricolato in altro Stato che circola con targa straniera nella nostra nazione. Una falla o disguido tra norme, comunque si voglia chiamare il trucco per evitare il fermo dell’auto esiste.