Il Superbonus è Legge: le nuove disposizioni per la disciplina della misura

La Camera ha approvato in via definitiva il Decreto Legge che disciplina il Superbonus con 150 voti a favore e 109 contrari. 

“Sì” alle misure per contenere l’impatto delle agevolazioni edilizie sui conti pubblici e bloccare la compensazione dei crediti con i contributi previdenziali degli istituti di credito. Ora il Superbonus è Legge.

Superbonus, approvato il Decreto dalla Camera
Superbonus, approvato il Decreto dalla Camera (Cityzen.it)

In seconda lettura è stato approvato il Decreto Superbonus dalla Camera con 150 voti favorevoli e 109 contrari. Terminano le discussioni che hanno interessato la maggioranza in queste ultime settimane con Forza Italia contraria alla retroattività della misura e alla detrazione in dieci anni piuttosto che quattro con retrodatazione al 1° gennaio 2024. La sugar tax, invece, è stata rinviata a luglio 2025 e la plastic tax al 2026.

Anche Ance e Federcontribuenti non hanno esitato a mostrare le loro rimostranze contro il Decreto per lo stop alla compensazione dei crediti con contributi INPS e premi INAIL dal 2025. C’è il rischio che le imprese, i condomini e le famiglie rimangano schiacciati dal peso degli oneri se non si troveranno altre forme per sostenere il mercato – afferma Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana. ABI spera che sia creato uno strumento per l’acquisto dei crediti bloccati presso gli istituti di credito.

Superbonus, cosa accadrà ora che il Decreto è stato approvato

All’interno del Decreto Superbonus c’è un fondo di 35 milioni di euro per interventi ammessi al Superbonus effettuati nelle aree terremotate che i precedenti Decreti non avevano considerato ossia Ischia, il Molise, Catania e l’Emilia Romagna. In più c’è un ulteriore fondo da 100 milioni che saranno fruibile dal 2025 per la riqualificazione energetica e strutturale degli immobili appartenenti a Onlus, Terzo Settore e Organizzazioni di volontariato.

Le novità del Decreto Superbonus dal 2025 in poi
Le novità del Decreto Superbonus dal 2025 in poi (cityzen.it)

Le ristrutturazioni ordinarie (Bonus ristrutturazioni) potranno contare solo su una detrazione del 36% nel 2025 che scenderà al 30% dal 2028 al 2033 con spesa massima di 48 mila euro. Niente più 50% dunque con spesa massima di 96 mila euro. Meglio correre ai ripari subito volendo approfittare della maggiore detrazione per effettuare interventi di ristrutturazione edilizia. Per le spese ammesse al Superbonus sostenute dal 1° gennaio 2024 la detrazione sarà del 65% contro il 70% attuale e la detrazione sarà, come detto inizialmente, di dieci anni invece che quattro. L’allungamento vale anche per il Sismabonus e il Bonus barriere architettoniche.

Il Decreto prevede un fondo di 400 milioni di euro per concedere la cessione del credito e lo sconto in fattura in caso di interventi nelle zone colpite dai terremoti nel 2009 e 2016 ma solo per le nuove pratiche. Infine, i Comuni saranno coinvolti nei controlli ai cantieri del Superbonus con un ritorno del 50% sugli importi riscossi.