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Il testamento dettato è valido o può essere impugnato?

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Veronica Iezza

Testamento dettato: è una valida opzione o un terreno per contestazioni legali? Scopri tutto ciò che c’è da sapere sulla sua validità e sulle possibili sfide legali.

Avete mai pensato di redigere il vostro testamento senza coinvolgere notai o avvocati? Beh, è possibile, ed è conosciuto come “testamento olografo”. Ma attenzione, non è solo un gioco da ragazzi: dovete scriverlo a mano, datarlo e firmarlo senza creare ambiguità. Evitate di lasciare al vostro coniuge e ai figli una quota inferiore a quella stabilita dalla legge.

La validità del testamento dettato – cityzen.it

Per evitare pasticci, potresti chiedere consiglio a un familiare esperto in questioni ereditarie. Ma attenzione, perché un testamento dettato è valido? Un testamento redatto sotto dettatura è valido solo se il testatore comprende le parole dettate e ha la piena capacità di intendere e volere.

Testamento dettato: il trucco

La nullità sorge solo se chi lo contesta dimostra che al momento della redazione, il testatore non era in grado di capire cosa stesse facendo. Diventa dunque importante cercare di non trovarsi a compiere delle leggerezze in un’operazione davvero molto importante.

La sfida del testamento dettato: l’arte di dimostrare la volontà autentica – cityzen.it

Nel dibattito sulla validità del testamento, chi solleva obiezioni ha il compito di dimostrare che, al momento della sua stesura, il testatore non era pienamente in grado di comprendere e decidere. L’autenticità del testamento rimane in piedi, a meno che non emergano prove inequivocabili di una condizione patologica o di altri elementi che potrebbero aver limitato la  libertà di scelta. Un dettaglio importante da sottolineare: la guida della mano da parte di terzi è un no. La Cassazione Civile ha chiarito che questo intervento esterno esclude il requisito dell’autografia, fondamentale per la validità del testamento olografo. In caso di difficoltà nella scrittura, meglio rivolgersi a un notaio.

Ma, c’è una piccola eccezione: se chi assiste il testatore non aggiunge parole al testo, limitandosi a guidare e sostenere la mano per le iniziali di alcune parole, non si impedisce la ricostruzione della volontà autentica del testatore. In sintesi, la validità di un testamento dettato dipende dalla capacità del testatore di comprendere e volere le sue disposizioni. La guida della mano da parte di terzi invalida il testamento olografo, e in caso di difficoltà nella scrittura, è meglio optare per un testamento pubblico. Queste regole garantiscono chiarezza e indiscutibilità nella volontà espressa dal testatore.

Veronica Iezza

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