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In arrivo cartelle per IMU da pagare, lo sbaglio commesso da molti: il caso che colpisce molti proprietari deve pagare la tassa

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Stefania Guerra

Tutti sanno che l’IMU non va pagata in caso si tratti di un immobile usato come residenza principale, ma esistono diverse casistiche.

L’Imposta Municipale Propria è stata introdotta dal 2012 come sostituzione dell’ICI e poi accorpata alla TASI dalla Legge di Bilancio 2020. L’imposta deve essere versata da tutti coloro che sono proprietari di immobili, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Non sempre è chiaro a chi spetta il pagamento dell’IMU – Cityzen.it

Naturalmente esistono diverse eccezioni e com’è noto chi abita nell’immobile di proprietà non deve pagare la tassa su quel fabbricato. Ma possono verificarsi circostanze, come ad esempio un’eredità, che innescano dei dubbi su chi debba davvero pagare la tassa. Ecco un esempio in questo senso.

Eredità, comproprietà e IMU, chi deve pagare la tassa? La risposta non è scontata

L’IMU si paga quando si è proprietari di un immobile non adibito a residenza abituale, ma le cose non sono sempre così semplici.

Non sempre ereditando immobili significa dover pagare l’IMU – Cityzen.it

Prendiamo il caso di una coppia di coniugi che ha due figli; questi, una volta indipendenti, vanno a vivere da soli e creano una famiglia. La casa, di comproprietà al 50% dei genitori, rimane in loro possesso ed uso esclusivo come abitazione principale.

Uno dei due genitori muore, e dunque il 50% della quota di proprietà della casa viene ripartito tra il superstite e i due figli. Il superstite rimane comunque a vivere nell’immobile in oggetto, utilizzandolo come abitazione principale. Verrebbe spontaneo pensare che i due figli, divenuti proprietari di una quota di immobile ma non vivendoci debbano pagare l’IMU. Infatti se i due figli abitano in altri immobili si ritrovano con una porzione di proprietà di seconda casa.

In realtà, come specifica l’art. 1 comma 743 della legge 160/2019, i due figli non dovranno pagare l’IMU, perché sono soggetti passivi dell’imposta, tra gli altri, “i possessori di immobili, intendendosi per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione”. 

Nemmeno il genitore superstite dovrà pagare la tassa, poiché l’immobile in oggetto rimane ad uso di residenza abituale, e quindi non soggetto a IMU in quanto prima casa.

Stefania Guerra

Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; collaboro con diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.

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