Addio bevande zuccherate: a quanto pare il governo ha pensato di tassarle dopo tanti anni di chiacchiericcio. Vediamo di cosa si tratta.
Per molti anni si è sentito parlare della possibilità, da parte dei vari governi che si sono susseguiti, di imporre una tassa sia sulle bevande zuccherate che sulla plastica. Ad oggi, si può dire che quelle che erano soltanto parole, a breve, diventeranno realtà, per la precisione in estate. Infatti, grazie ad una sentenza della Corte costituzionale, la sugar tax può entrare in vigore.
Per la precisione, sono oggetto di interesse di una simile sentenza non solo le bevande zuccherate, ma anche quelle edulcorate. La sugar tax è stata introdotta dalla legge di Bilancio del 2020, risulta essere costituzionale ed ha come scopo quello di diminuire il consumo di simili bevande tra la popolazione, ma leggiamo meglio i dettagli.
Che cos’è la sugar tax e cosa dice la legge in merito
Da quello che si è potuto comprendere, la sugar tax è legittima ed entrerà in vigore il prossimo 1° luglio del 2024. Nello specifico, stiamo parlando di un’imposta che è indirizzata al consumo di bevande analcoliche edulcorate e si presenta sotto forma di 10 euro per ettolitro in caso di prodotti finiti. Invece, si dovranno pagare solo 0, 25 euro per kg nel caso di prodotti realizzati per poi essere utilizzati previa diluizione.
Finalmente è diventata realtà quando la Seconda sezione del Tar del Lazio si era occupata della questione delle legittimità o meno della stessa. Quindi, tale organo si è poi rivolto alla Corte costituzionale perché si presumeva che ci fosse una violazione del principio di uguaglianza tributaria. Secondo il Tar del Lazio l’imposta prevede un trattamento discriminatorio, ma non è affatto così.
Perché non si tratta di una misura discriminatoria
Una simile misura va a colpire bevande che potevano incrementare sia il diabete che l’obesità, per non parlare, poi, degli effetti indesiderati dannosi degli edulcoranti sintetici. Tra l’altro, la stessa ha tenuto conto del Rapporto 2015 dell’Organizzazione mondiale della sanità, nella quale si parlava dell’introduzione di una specifica tassazione delle bevande analcoliche che avevano sostanze dolcificanti.