Quali sono gli strumenti per lasciare i propri beni agli eredi? Conoscere le dinamiche della successione è fondamentale.
Dalle ultime analisi sulla popolazione italiana, è emerso un preoccupante innalzamento dell’età media, complice anche il calo demografico annunciato negli scorsi mesi.
Secondo le stime, se il processo di invecchiamento non si arresterà, entro il 2025, ci sarà un incremento delle successioni, per un totale di 1.176 miliardi di euro di trasferimenti per eredità.
A condurre l’analisi è stato il Centro Studi Moneyfarm, che ha sottolineato come i cd. millennials, cioè coloro che sono nati tra gli inizi degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 o 2000, saranno i maggiori beneficiari dei lasciti.
Secondo l’attuale normativa che regola la materia delle successioni, è necessario distinguere tra la successione legittima e quella testamentaria. Il potere testamentario, infatti, non è illimitato ma deve essere esercitato nel rispetto delle cd. quote legittime, ossia le quote di eredità che spettano ai legittimari. Si tratta degli eredi prossimi al defunto (coniuge e figli).
Questi ultimi non possono essere esclusi dall’asse ereditario, tranne in particolari ipotesi. Solo i beni residuali possono essere suddivisi tra gli altri eredi tramite il testamento, sempre nel rispetto della legittima.
Dall’indagine condotta dal Centro Studi Moneyfarm, è, però, emerso che i giovani non conoscono nel dettaglio tutte le regole della successione e, in particolare, gli strumenti di gestione finanziaria, che consentono di effettuare le operazioni con costi ridotti.
Nonostante l’aumento delle successioni, molti italiani non hanno una conoscenza approfondita delle modalità attraverso le quali avviene il passaggio dell’eredità.
In particolare, non si conoscono i costi legati a tali operazioni. Il Centro Studi Moneyfarm ha rilevato che il 48% degli intervistati non sa quali sono le spese della successione e il 60% non è in grado di scegliere gli strumenti finanziari che possono ridurre il carico fiscale della procedura.
Si tratta di dati preoccupanti perché, come ha evidenziato Andrea Rocchetti, Global Head of Investment Advisory di Moneyfarm, tra vent’anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione, la ricchezza sarà distribuita, tramite le successioni, nelle mani di poche persone.
Per gestire al meglio tale situazione, sarà necessario sapere quali sono tutti gli strumenti a disposizione per pianificare e suddividere in maniera ottimale tutte le proprie risorse tra gli eredi.
Dal sondaggio è emerso che soltanto il 7% degli italiani fa testamento. Si tratta soprattutto di over 55 con un patrimonio investito superiore a 50 mila euro. Ma il testamento non è l’unica soluzione, perché si può ricorrere a investimenti assicurativi, con i quali si possono attribuire quote di patrimonio subito disponibili.
Per tale ragione, è sempre opportuno rivolgersi a un professionista esperto e valutare tutte le possibili opzioni.
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