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Attualità

In Italia si dice “pronto” al telefono, ma perché? Differenze con altri Paesi e occhio alla curiosità!

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Dario Quattro

Perché quando rispondiamo al telefono diciamo “pronto” e come fanno in altri Paesi: occhio alla curiosità!

La risposta più diffusa, in Italia, quando il telefono squilla e si risponde è “Pronto”,  ma quale può essere la ragione e in che modo invece si fa altrove? Non è nota con certezza la ragione di tale risposta nel Bel Paese, tuttavia non mancano alcune ipotesi, tra cui quella legata al modo in cui funzionavano i vecchi centralini.

Perché si risponde “Pronto” al telefono, le ipotesi da scoprire – cityzen.it

Tendenzialmente, in Spagna quando si risponde al telefono si saluta dicendo “Hola”, la stessa formula su per giù per il Regno Unito con “Hello”. Altre modalità, al confronto dell’Italia dove, per lo più, si tende a risponder con “Pronto?”

Quando si parla di telefoni fissi col filo e con la cornetta, oggi quest’ultimi appaiono come strumenti antichi, tuttavia sino al 1970, prima cioè che fossero introdotti i prefissi telefonici, nel caso delle chiamate internazionali oppure interurbane, occorreva passare dal centralino.

La comunicazione con un’altra persona che si trovava in altra città richiedeva di telefonare numeri dove, a rispondere, erano degli addetti che segnavano il numero da chiamare e si collegavano a loro volta a due altro centralino. A questo punto, i due contatti potevano quindi parlare a telefono.

Il meccanismo era il medesimo anche all’inizio della storia dell’apparecchio e, inizialmente, le linee telefoniche mettevano in collegamento soltanto 2 apparecchi. Qualora si intesse parlare con qualcun altro occorreva l’intervento dei centralinisti, affinché smistassero manualmente le chiamate. Al riguardo, si collegavano dei cavi alle uscite integrate negli specifici pannelli.

Per quanto riguarda l’Italia, stando all’ipotesi maggiormente diffusa, i centralinisti dicevano abitualmente “pronto”, successivamente al collegamento dei cavi corretti eseguito, così da indicare di aver fatto tutto e che quindi la linea era predisposta per la comunicazione dei due interessati. Tale ricostruzione viene menzionata anche dall’Accademia della Crusca, a proposito della parola “Pronto” quale formula di saluto. Al riguardo, si legge che “deriva dall’avviso che era pronto il collegamento”.

Perché in Italia rispondiamo “Pronto” al telefono: le ipotesi sulla formula e altri aspetti da scoprire

È possibile quindi che in Italia si risponda “Pronto” in virtù del funzionamento dei vecchi centralini, come detto. Non si può escludere che si sia iniziato ad usare tale parola anche da parte di coloro che ricevevano la chiamata, sia per la verifica del collegamento corretto, e sia per darne conferma, prima di iniziare la conversazione.

Altra ipotesi poi andrebbe ad aggiungere un ulteriore pezzo a tale ricostruzione, anche in tal caso con l’origine nel periodo dove il telefono rappresentava una nuova invenzione e veniva quindi impiegata da alcune categorie di persone con chiari obiettivi.

Più nel dettaglio, come si legge dall’archivio storico del Corriere della Sera, risalgono al 1877 i primi esperimenti dei collegamenti telefonici, finalizzati a collegare la sede del Comune di Milano con l’allora caserma dei vigili di Fuoco di San Girolamo.

Marco Saporiti, nel libro Storia della telefonia in Italia, ha spiegato che nei mesi a seguire vi fu l’attivazione della linea anche fra il Palazzo del Quirinale e l’ufficio del telegrafo di Tivoli, con la relativa presentazione alla famiglia reale che avviene nel febbraio del 1878. Furono collegati tutti gli uffici del telegrafo di Roma attraverso una linea, l’anno dopo, con il decreto di concessione del servizio telefonico ai privati che risale soltanto al 1° aprile di 2 anni dopo.

Ecco che, una ipotesi indica che il motivo del perché si dica “pronto” al telefono possa derivare dal fatto che i primi utilizzatori furono funzionari pubblici. Più nel dettaglio, vigili del fuoco e forze dell’ordine, ovvero chi per necessità aveva bisogno di comunicare velocemente ed in modo efficace, dovendo farsi trovar pronti agli ordini da eseguire.

In ogni caso, vi sono anche altri casi da scoprire, oltre l’Italia. Come ad esempio in Messico, dove solitamente si usa la formula “Bueno”, probabilmente in modo tale da indicare il corretto funzionamento del collegamento. E poi c’è il Brasile, dove la formula maggiormente diffusa è “Alô”, un saluto. Ma non manca anche un’altra maniera, in talune zone del sud, ovvero “Pronto”. Tale aspetto potrebbe derivare dalla significativa immigrazione di italiani fra fine ‘800 ed inizio ‘900. 

Dario Quattro

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