In pensione a 56 o 61 anni: la legge ammette la cristallizzazione del diritto? Tutta la verità

Alcune categorie di lavoratori possono andare in pensione con molti anni di anticipo. Quali sono le condizioni per accedere all’agevolazione nel 2024?

Il nostro ordinamento previdenziale mette a disposizione dei contribuenti una serie di strumenti per uscire dal mondo del lavoro in anticipo, prima del raggiungimento dei 67 anni di età. Nel dettaglio, esiste una particolare misura che è rivolta a delle categorie protette.

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C’è una misura che consente di andare in pensione a 56 o 61 anni (cityzen.it)

Consente di andare in pensione a 56 anni, per le donne, o a 61 anni, per gli uomini, con 20 anni di contribuzione. Si tratta della pensione anticipata prevista dal Decreto Amato ed è rivolta ai portatori di handicap con invalidità almeno all’80%. Per i non vedenti, invece, l’accesso al pensionamento è possibile a 51 anni, per le donne, o a 56 anni, per gli uomini.

Non tutti, però, possono usufruire di tale agevolazione, perché è necessario un ulteriore requisito: l’iscrizione all’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS o alle forme di previdenza sostitutive della stessa. Di conseguenza, non possono aderirvi i lavoratori dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi. Uno dei dubbi più frequenti tra i beneficiari della misura è la possibilità di cristallizzare il diritto maturato, per smettere di lavorare successivamente. Vediamo cosa prevede la legge al riguardo.

La pensione anticipata per invalidi si cristallizza? Le regole per non sbagliare

La pensione anticipata per invalidi può essere cristallizzata, per consentire al contribuente di continuare a lavorare, oppure l’uscita dal mondo lavorativo deve essere simultanea alla maturazione del diritto al pensionamento?

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Il diritto alla pensione invalidi può essere cristallizzato? (cityzen.it)

Si tratta, purtroppo, di una delle ipotesi in cui non è consentito ritardare l’uscita. Nel momento in cui la domanda per la pensione viene accettata dall’INPS, l’Istituto provvede all’accredito dell’assegno dalla prima data utile.

A differenza di molte misure di flessibilità in uscita, come l’Ape Sociale e la pensione usuranti, per le quali è prevista una “doppia domanda” di pensione (consistente nella previa certificazione del diritto maturato), per la pensione anticipata riservata agli invalidi all’80% non è fissato questo passaggio aggiuntivo. I richiedenti, infatti, devono solo ultimare la procedura ordinaria. Dopo la ricezione e l’accoglienza dell’istanza, il versamento della pensione è automatico e immediato.

Il concetto della cristallizzazione del diritto alla pensione è differente. Comporta, infatti, che, se dopo il raggiungimento della condizioni fissate dalla legge per la pensione, le regole di accesso sono state modificate, il contribuente ha comunque il diritto di usufruire delle norme vigenti al momento della maturazione del diritto.

Questo fenomeno interessa, ad esempio, le lavoratrici che decidono di richiedere Opzione Donna, i cui requisiti vengono modificati ogni anno. Per mezzo della cristallizzazione, le interessate che hanno raggiunto i presupposti in passato possono utilizzarli anche in futuro, nonostante l’intervenuta riforma.

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