In pensione a 60 anni è possibile, ma sono in pochi a saperlo e non presentano domanda: controlla i requisiti
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Stefania Guerra
8 mesi ago
Nella Legge di Bilancio 2024 è ancora prevista un’opzione speciale per chi desidera andare in pensione a soli 60 anni.
Opzione Donna è una misura che rimane confermata grazie alle Legge di Bilancio 2024, ed è rivolta alle donne lavoratrici caregiver che assistono un parente con invalidità grave accertata.
Nonostante ci siano diversi requisiti in cui rientrare, Opzione Donna consente di andare in pensione a soli 60 anni. Ecco come funziona e chi può sfruttare questa misura.
Opzione Donna ti fa andare in pensione a 60 anni se rientri nei requisiti, come fare la domanda
Opzione donna permette alle donne lavoratrici, anche nel 2024, di ottenere la pensione minima seppur con requisiti notevolmente ridotti rispetto a quelli ordinari. L’età prevista passa da 60 a 61 anni, ma ci sono diverse “finestre” da sfruttare al massimo.
Oggi, alcune donne lavoratrici che hanno almeno un figlio e si occupano di un familiare gravemente disabile possono ottenere l’assegno pensionistico molto prima, se rientrano nei seguenti requisiti:
aver compiuto, entro il 31 dicembre 2023, 61 anni di età – oppure 60 in presenza di un figlio – oppure 59 anni se con 2 o più figli;
35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023;
assistere – al momento della richiesta di prepensionamento e da almeno sei mesi – il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, accertato ai sensi della Legge 104 art. 3 comma 3 – oppure un parente fino al 2° grado se i genitori/coniuge del disabile grave siano over 70 o anch’essi affetti da handicap oppure siano deceduti;
soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale – in questo caso il pensionamento è accessibile a 59 anni e con 35 di contributi indipendentemente dal numero dei figli.
Dunque la donna lavoratrice nei casi sopra indicati ha diverse opzioni per poter accedere al prepensionamento, anche se c’è da ricordare che il requisito fondamentale, oltre a essere caregiver, è che sia in essere (e da almeno 6 mesi consecutivi) la convivenza con il parente/figlio disabile.
Più specificatamente, è sufficiente anche che i soggetti interessati vivano nello stesso stabile, allo stesso numero civico, anche se non obbligatoriamente nello stesso appartamento. Si tratta di una differenza molto importante perché in questo modo si può accedere all’Opzione donna anche se il parente disabile vive in un appartamento indipendente, purché si trovi nello stesso stabile. Una precisazione che farà felici molte donne in più, perché in questo modo si allarga la platea delle beneficiarie.
Stefania Guerra
Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; collaboro con diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.