In pensione a 62 anni di età, con cinque anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia. Un traguardo raggiungibile ma a quali condizioni?
Sappiamo quali sono gli scivoli di pensionamento per l’anno in corso ma per il 2025 è tutto da definire. Il sistema previdenziale italiano è sempre un grande punto interrogativo, cerchiamo di svelare quale possibile novità.
Il tema delle pensioni è sempre caldo ma anche incerto. La chiarezza è un elemento mancante soprattutto se si parla di Riforma delle pensioni e di superamento della Legge Fornero. I dubbi sono l’unica certezza dei lavoratori che fin da adesso cominciano a chiedersi come potranno andare in pensione nel 2025. Sembra la solita cantilena che ci accompagnerà per i prossimi mesi, fino alla nuova Legge di Bilancio, eppure chi è prossimo alla pensione vorrebbe giustamente sapere in anticipo cosa aspettarsi.
Nell’anno in corso molti cittadini sono rimasti bloccati a lavoro a causa di modifiche agli scivoli esistenti (vedi Quota 103 e la pensione anticipata contributiva ma anche Opzione Donna). Nel momento in cui cambiano i requisiti anagrafici o vengono aggiunte condizioni – come il limite minimo dell’importo dell’assegno pensionistico – ecco che qualche lavoratore in procinto del pensionamento deve ritrattare le sue volontà e attendere ancora.
Ad oggi il pensionamento a 62 anni è previsto da Quota 103. La misura richiedere il soddisfacimento di questo requisito anagrafico e almeno 41 anni di contributi. Due condizioni rimaste uguali rispetto al 2023 ma il Governo ha aggiunto dei paletti che hanno limitato la platea dei beneficiari. Innanzitutto con la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto il sistema di calcolo contributivo per tutti indipendentemente dai contributi maturati prima del 1996.
Poi ha allungato le finestre di decorrenza fino a 7 mesi per i dipendenti privati e a 9 mesi per quelli pubblici. Dei 41 anni di contributi, poi, 35 dovranno essere effettivi da lavoro. Infine, l’importo dell’assegno non potrà superare le 4 volte il trattamento minimo. La misura è penalizzante ma è l’unico modo per andare in pensione a 62 anni nel 2024 e se dovesse essere confermata anche nel 2025. La proroga è nei pensieri del Governo visto che ancora sembra lontana la Riforma delle Pensioni promessa ai lavoratori.
Ci sono rumors, però, che accennano a Quota 104 come novità per l’anno nuovo. Significherebbe attendere i 63 anni per il pensionamento e non più 62. In questo modo i beneficiari diminuirebbero ancora di più. I sindacati non appoggerebbero questa soluzione dato che chiedono misure più agevoli per i lavoratori considerando che raggiungere i 41 anni di contributi è molto difficile.
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