I contributi figurativi permettono di andare in pensione anticipata ordinaria ossia con 42 anni e dieci mesi di contribuzione?
Nei periodi in cui il lavoratore non svolge attività lavorativa per disoccupazione, malattia, maternità e così via, l’INPS versa in contributi figurativi sul conto assicurativo del cittadino venendo a mancare i contributi previdenziali versati dal datore di lavoro.
Al verificarsi di alcune condizioni scatta l’accredito automatico dei contributi figurativi da parte dell’INPS. Succede quando il lavoratore percepisce l’indennità di disoccupazione. La copertura riguarda i periodi successivi al 31 dicembre 1951 durante i quali si è riscossa l’indennità ordinaria di disoccupazione agricola e non agricola e quelli dopo il 1° novembre 1974 con indennità percepita dal lavoratore rimpatriato.
Rientrano anche i periodi di riscossione del trattamento speciale di disoccupazione per i dipendenti di aziende industriali non edili e i periodi successivi al 1° settembre 1975 se il lavoratore delle aziende edili ha riscosso il trattamento speciale di disoccupazione. Il 2015 ha introdotto la NASPI, Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, dedicata ai lavoratori che rimangono involontariamente senza lavoro. Durante la NASPI (l’erogazione massima è di due anni) vengono riconosciuti i contributi figurativi utili sia al diritto che alla misura della pensione. Possiamo dire lo stesso della “vecchia” disoccupazione?
Capiamo se i contributi figurativi della disoccupazione permettono di andare in pensione anticipata ordinaria. Nel conteggio dei 42 anni e dieci mesi o 41 anni e dieci mesi per le donne rientrano tutti i contributi utili al raggiungimento del limite. Significa che anche i contributi figurativi rientrano nel calcolo. C’è però una condizione da conoscere.
Per andare in pensione occorrerà aver perfezionato il requisito di 35 anni di contribuzione escludendo periodi di malattia, disoccupazione, NASPI ed equiparati. Significa che solo con 35 anni effettivi di contributi previdenziali si potrà lasciare il mondo del lavoro con la pensione anticipata ordinaria aggiungendo contributi figurativi per raggiungere la soglia dei 42 anni e dieci mesi o dei 41 anni e dieci mesi.
Un accenno al numero massimo di contributi figurativi cumulabili. In generale non sono previsti limiti particolare ma ci sono delle eccezioni. I lavoratori per i quali non c’è accredito al 31 dicembre 1992 di alcuna contribuzione, ad esempio, non possono superare i cinque anni. Diversi limiti temporali sono associati non al totale della contribuzione bensì agli eventi associati ai contributi figurativi. Il massimo accreditabile per l’assenza per maternità (periodo obbligatorio) è di cinque mesi così come per la maternità al di fuori del rapporto di lavoro (periodo obbligatorio).
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