In pensione anticipata con i requisiti 2023: la modalità che lo permette poco conosciuta

Nel 2024 è possibile andare in pensione anticipata con i requisiti del 2023 anche se lo scivolo da utilizzare è stato modificato grazie ad una modalità che pochi conoscono.

La pensione anticipata consente di lasciare il mondo del lavoro prima dei 67 anni di età (pensione di vecchiaia) ma solamente a determinate categorie di lavoratori. I requisiti cambiano continuamente ma non per tutti.

In pensione con i requisiti del 2023
La pensione anticipata con i requisiti del 2023, per chi? (Cityzen.it)

La manovra 2024 non è intervenuta sulla pensione di vecchiaia né sulla pensione anticipata ordinaria – pensionamento con 42 anni e dieci mesi di contributi o un anno in meno per le donne – o sulla pensione per i precoci. Il Governo ha apportato cambiamenti, invece, alla pensione contributiva che i contributivi puri possono raggiungere a 64 anni di età e con venti anni di contributi maturati ma anche agli altri scivoli prorogati nel 2024 ossia Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale.

Sono stati modificati alcuni requisiti dei tre scivoli rendendo le misure meno allettanti (specialmente Quota 103) oppure più difficile da raggiungere. Soffermiamoci su Opzione Donna, lo scivolo dedicato alle lavoratrici che permette il pensionamento anticipato.

In pensione anticipata con Opzione Donna ma con i requisiti del 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha modificato il requisito anagrafico di Opzione Donna. Nel corso del 2024 potranno andare in pensione le lavoratrici con 35 anni di contributi che compiranno 61 anni se non hanno figli, 60 anni se hanno un figlio e 59 se hanno hanno due o più figli o sono impiegate in aziende in crisi. Ricordiamo che condizione necessaria per il pensionamento anticipato con Opzione Donna è accettare il sistema di calcolo contributivo pur avendo contributi versati prima del 1996.

In pensione con i requisiti del 2023
In pensione anticipata con la cristallizzazione del diritto (Cityzen.it)

Un anno di attesa in più, dunque, per lasciare il mondo del lavoro. Caregiver da almeno sei mesi, invalide al 74% e disoccupate/impiegate in aziende in crisi dovranno rispettare nel 2024 il nuovo requisito anagrafico più la finestra mobile di dodici mesi se si è dipendenti e di diciotto mesi se si è autonome. Non è così per tutte grazie alla cristallizzazione del diritto. Parliamo della possibilità di utilizzare i requisiti del 2023 se si sono maturati in tempo. Chi ha compiuto 60, 59 o 58 anni in base al numero dei figli entro il 31 dicembre 2023 potrà rispettare questi limiti per il pensionamento con Opzione Donna nel 2024.

Non solo, anche chi ha perfezionato i requisiti anni indietro – ad esempio nel 2021 quando l’età era ancora più bassa – potrà andare in pensione nel 2024 con Opzione Donna e le vecchie condizioni anagrafiche. I contributi, invece, sono rimasti di 35 anni senza mai essere cambiati.