Quando vai in salumeria usano questo trucco per farti spendere molto di più: ecco a cosa devi fare attenzione.
Si cerca sempre di risparmiare quando si fa la spesa, magari recandosi nei supermercati con i prezzi più bassi e concorrenziali e dove c’è il più conveniente rapporto qualità-prezzo. È normale voler mangiare bene senza spendere troppo.
Ci si abitua così ad acquistare in un negozio di fiducia ma anche qui può capitare che si spenda di più di quello che si dovrebbe. Questo perché alcuni commercianti usano un piccolo trucco per far spendere di più ed è molto difficile accorgersi di questo “inganno”.
In salumeria può capitare che venga usato un trucco per far spendere di più ai clienti. Ovviamente si tratta di una cifra quasi irrisoria, ma che sommata fra tutti coloro che hanno fatto la spesa, può diventare una cifra anche importante.
Non si fa mai caso a questo trucco che viene utilizzato in salumeria eppure a tutti è capitato almeno una volta di sentirsi rivolgere la domanda: “Sono due etti e venti, che faccio, lascio?”. In quei casi, sicuramente abbiamo risposto che andava bene lo stesso e non era necessario togliere qualche grammo.
Questo è un piccolo stratagemma psicologico che induce il consumatore a comprare un po’ di più di quanto richiesto perché difficilmente chiederà di togliere una fetta di prosciutto per arrivare al peso giusto che si era richiesto. In questo caso già stiamo spendendo più di quello che dovremmo ma ciò su cui non si ha davvero libertà di scelta è il prezzo della tara.
La tara è l’imballaggio della merce che, normalmente, non dovrebbe essere conteggiato quando si pesa l’alimento. Ma spesso accade il contrario e sullo scontrino appare il peso lordo e non quello netto. Infatti capita, ad esempio con il prosciutto, che questo venga pesato appoggiandolo su uno strato di carta rigida e poi dividendo le fette con altri strati di plastica. Il consumatore dovrebbe pagare solo l’affettato ma invece pagherà anche le 2 tare extra.
Molti commercianti non fanno questo ma tanti altri invece si, e questo ovviamente comporterà una spesa più alta da pagare per il consumatore. Sono tanti i supermercati finiti sotto inchiesta per questa pratica che è scorretta e non chiara, soprattutto perché i consumatori fanno fatica ad accorgersi di questo trucco che, seppure di poco, “svuota le loro tasche”. Infatti è legittimo chiedere perché si stia pagando anche la vaschetta o l’imballaggio, perché in realtà si dovrebbe pagare solo l’affettato.
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