Il problema dell’inquinamento da Pm10, o particolato, non accenna a diminuire, anzi. Le città italiane sono sempre più invivibili.
Nonostante la volontà di cambiamento e di transizione verde, sembra che siamo di fronte a uno stallo: le auto inquinanti continuano a circolare, le fabbriche e industrie proseguono nello scarico di sostanze pericolose, e a ben poco servono le “domeniche a piedi” o il divieto di entrare in alcune zone urbane.
Di recente è stata stilata una classifica delle città che hanno sforato i limiti di Pm10 per gran parte dell’anno, e ciò significa che c’è ancora tanto da fare per migliorare l’ambiente e di conseguenza anche la salute dei cittadini.
Cosa significa Pm10 e quali sono le città peggiori dove vivere
Il termine Pm10 sta a indicare una serie di particelle di diametro inferiore o uguale ai 10 µm. Queste particelle hanno la caratteristica di rimanere molto a lungo nell’atmosfera, ma possono anche “viaggiare” per centinaia di chilometri e dunque compromettere la qualità dell’aria nei paesi confinanti dal loro punto di emissione.
Le particelle di questo tipo riescono anche a penetrare facilmente nei polmoni e nell’apparato respiratorio umano, e di conseguenza innescare – nel breve o nel lungo periodo – numerosi problemi di salute.
Il particolato Pm10 può essere prodotto anche in natura, tramite le eruzioni vulcaniche o l’autocombustione di boschi e foreste, ma ovviamente la sorgente maggiore è rappresentata dalle emissioni dei veicoli, ed è questo il grave pericolo a cui siamo esposti da molto tempo.
Un recente report di Legambiente, diffuso anche da ANSA e altre realtà editoriali, ci fa capire quanto sia ormai urgente affrontare il problema dell’inquinamento. Numerose città hanno sforato ampiamente i limiti considerati di sicurezza.
In occasione della 54esima Giornata della Terra, Legambiente ha divulgato le misurazioni e questo è ciò che è emerso: 8 città sono risultate tra le più inquinate.
- Verona (Borgo Milano) con 44 giorni di sforamenti nei primi 91 giorni dell’anno
- Vicenza (San Felice) con 41 giorni di sforamenti
- Padova (Arcella) 39 giorni
- Frosinone (scalo) 38
- Brescia (Villaggio Sereno), Cremona (Piazza Cadorna), Torino (Grassi) e Venezia (Via Beccaria) con 36 giorni di sforamento
Non mancano però altre città in cui si è andati vicinissimi ai limiti, come ad esempio:
- Treviso (Via Lancieri) con 35 giorni di sforamento
- Modena (Giardini), Milano (Senato), Monza (Via Machiavelli), Rovigo (Centro) con 34 giorni.
Anche Venezia è stata tra le città più colpite, con ben 12 giornate di concentrazione di PM10 sopra i 100 microgrammi per metro cubo e con i limiti sfiorati per 44 giorni. Vengono segnalate poi anche Rimini, Milano, Padova, Piacenza e Modena, con 8 giornate di sforamento.
Purtroppo è sempre più evidente che vivere in alcune città non è molto salubre, e se non si attuano misure urgenti sarà sempre peggio, anche per i territori circostanti.