Integratori e farmaci con Vitamina D, ci sono delle indicazioni e differenze che devi sapere prima di assumerli

Si sa che la Vitamina D è fondamentale per il benessere dell’organismo ma non sempre è necessario ricorrere a farmaci o integratori.

La “vitamina del sole”, com’è chiamata anche la Vitamina D, è sostanzialmente un ormone che il nostro organismo produce quando ci esponiamo ai raggi solari. Anche tramite l’alimentazione possiamo reperire la Vitamina D, sebbene in quantità molto esigue.

differenza vitamina d farmaco e integratore
Attenzione all’assunzione di Vitamina D, non sempre è indicata – Cityzen.it

Sicuramente un organismo che assume e produce quantità regolari della vitamina del sole potrà garantirsi il corretto funzionamento di alcuni fondamentali processi.

Ad esempio la vitamina D regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, e dunque assicura la normale formazione e mineralizzazione delle ossa. Inoltre la Vitamina D aiuta il sistema immunitario a funzionare meglio e non da ultimo permette una buona funzionalità muscolare.

La domanda può sorgere spontanea: quando assumere farmaci o integratori di Vitamina D? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Come faccio a sapere se mi manca la Vitamina D e soprattutto che differenza c’è tra farmaci e integratori?

Solitamente è sufficiente un’adeguata esposizione alla luce del sole per garantire l’apporto equilibrato di Vitamina D, e tramite la dieta non si va a incidere in maniera importante.

come assumere quantità corrette di vitamina d
In genere è sufficiente esporsi con regolarità ai raggi del sole per reperire la Vitamina D che serve – Cityzen.it

Gli esami del sangue per verificare le quantità di vitamina nell’organismo si effettuano solamente a seguito delle disposizioni del medico curante, se il soggetto è ritenuto a rischio. L’integrazione farmacologica di Vitamina D è infatti prevista in casi specifici, come ad esempio:

  • ospiti di residenze sanitario-assistenziali
  • persone con gravi deficit motori o allettate
  • donne in gravidanza o in allattamento
  • persone con osteoporosi

Esistono anche altre cause che possono innescare la necessità di un’integrazione farmacologica di Vitamina D, come ad esempio l’assunzione di determinati farmaci(perché ne limitano l’assimilazione), o malattie come la fibrosi cistica, la celiachia, il morbo di Crohn e altre.

Ovviamente in questi casi è il medico curante che prescrive il dosaggio farmacologico di Vitamina D in base alla situazione, e infatti i medicinali di questo tipo non si possono acquistare senza ricetta.

Gli integratori alimentari con Vitamina D, invece, sono acquistabili anche senza prescrizione, ma è opportuno sempre chiedere il parere del proprio medico. Infatti la persona potrebbe erroneamente pensare di avere una carenza di Vitamina D e assumerne quantità eccessive.

Un eccesso di Vitamina D nell’organismo può portare a conseguenze molto gravi, ecco perché è opportuno non agire con leggerezza. La tossicità della vitamina D può innescare inappetenza, nausea e vomito, pressione alta, e anche problemi ai reni e alla circolazione sanguigna.