Si sa che la Vitamina D è fondamentale per il benessere dell’organismo ma non sempre è necessario ricorrere a farmaci o integratori.
La “vitamina del sole”, com’è chiamata anche la Vitamina D, è sostanzialmente un ormone che il nostro organismo produce quando ci esponiamo ai raggi solari. Anche tramite l’alimentazione possiamo reperire la Vitamina D, sebbene in quantità molto esigue.
Sicuramente un organismo che assume e produce quantità regolari della vitamina del sole potrà garantirsi il corretto funzionamento di alcuni fondamentali processi.
Ad esempio la vitamina D regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, e dunque assicura la normale formazione e mineralizzazione delle ossa. Inoltre la Vitamina D aiuta il sistema immunitario a funzionare meglio e non da ultimo permette una buona funzionalità muscolare.
La domanda può sorgere spontanea: quando assumere farmaci o integratori di Vitamina D? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Solitamente è sufficiente un’adeguata esposizione alla luce del sole per garantire l’apporto equilibrato di Vitamina D, e tramite la dieta non si va a incidere in maniera importante.
Gli esami del sangue per verificare le quantità di vitamina nell’organismo si effettuano solamente a seguito delle disposizioni del medico curante, se il soggetto è ritenuto a rischio. L’integrazione farmacologica di Vitamina D è infatti prevista in casi specifici, come ad esempio:
Esistono anche altre cause che possono innescare la necessità di un’integrazione farmacologica di Vitamina D, come ad esempio l’assunzione di determinati farmaci(perché ne limitano l’assimilazione), o malattie come la fibrosi cistica, la celiachia, il morbo di Crohn e altre.
Ovviamente in questi casi è il medico curante che prescrive il dosaggio farmacologico di Vitamina D in base alla situazione, e infatti i medicinali di questo tipo non si possono acquistare senza ricetta.
Gli integratori alimentari con Vitamina D, invece, sono acquistabili anche senza prescrizione, ma è opportuno sempre chiedere il parere del proprio medico. Infatti la persona potrebbe erroneamente pensare di avere una carenza di Vitamina D e assumerne quantità eccessive.
Un eccesso di Vitamina D nell’organismo può portare a conseguenze molto gravi, ecco perché è opportuno non agire con leggerezza. La tossicità della vitamina D può innescare inappetenza, nausea e vomito, pressione alta, e anche problemi ai reni e alla circolazione sanguigna.
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