Dopo Zerocalcare, anche l’organizzazione per i diritti umani e la disegnatrice Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, hanno deciso di non partecipare alla fiera in programma dal primo al 5 novembre. Sotto accusa ancora il patrocinio dell’ambasciata di Israele a Roma. Il leader della Lega attacca l’Ong: “È razzista”
Dopo Zerocalcare, a dare forfait al Lucca Comics sono nell’ordine Amnesty International Italia e Fumettibrutti, nome d’arte della disegnatrice Josephine Yole Signorelli. All’origine del passo indietro sempre il patrocinio dell’Ambasciata di Israele, diventato motivo di forte imbarazzo dopo che si è riacceso il conflitto a Gaza.
“Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l’immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”, ha spiegato su X l’organizzazione per i diritti umani.
Nella polemica è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini, che ha bollato sui social la scelta dell’Ong di disertare il festival come “razzismo”. Il vice premier ci ha tenuto a far sapere che lui invece farà in modo di non mancare alla fiera dedicata ai fumetti in programma dal primo al 5 novembre. “Spiace che per qualcuno il sostegno dell’ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l’arte, evviva la libertà“, ha scritto su X il ministro dei Trasporti.
Caustica la replica del portavoce di Amnesty International Riccardo Noury, sempre sulla piattaforma di Elon Musk. “Col suo commento, Salvini in questa occasione ha dimostrato di non sapere cosa sia il razzismo. Strano, perché come dimostrano i vari ‘barometri dell’odio’ di Amnesty International Italia, in quella materia risulta essere decisamente un esperto”, ha detto alludendo al report sul linguaggio utilizzato dalle forze politiche durante la campagna elettorale.
Il forfait di Fumettibrutti
Anche Fumettibrutti ha fatto sapere che diserterà il Lucca Comics attraverso i social network. “Il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Israele. Dopo averlo scoperto mi sono presa del tempo prima di decidere cosa fare, e credo che se nella vita si fanno dei compromessi (io stessa ne ho fatti tanti) su questo non riuscirei a dormirci la notte”, ha scritto su Facebook la disegnatrice.
“Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è ‘intersezionalità’”, ha proseguito Signorelli. “Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo”.
La rinuncia di Zerocalcare, è ancora polemica
Intanto ancora non si è placata la polemica attorno alla scelta di Michele Rech, in arte Zerocalcare. Dopo l’annuncio del forfait, il disegnatore romano ieri è tornato sull’argomento per rispondere all’accusa di schierarsi dalla parte di Hamas venuta da più parti, a cominciare dal vicedirettore del Foglio Maurizio Crippa, che su X ha parlato di “schifo” accostando il fumettista al regime degli ayatollah in Iran.
L’artista ha respinto al mittente l’equazione secondo cui chi difende la popolazione palestinese di Gaza è un seguace del movimento che controlla la Striscia. “Vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l’appoggio a formazioni islamiste o antisemite”, si è difeso. “Sono stato più volte in Siria quando c’era l’Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo. Lo faccio ancora tutti i giorni come posso”.
Era stato lo stesso fumettista sabato scorso, con un lungo post su Facebook, a spiegare le ragioni della propria scelta. “Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana per me rappresenta un problema in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone. Venire a festeggiare li dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire. Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso”.
Non è mancata la stoccata agli organizzatori della fiera. “Quando mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io non riesco a fornire una spiegazione”.
Zerocalcare ha quindi precisato che da parte sua “non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca”, inclusi i colleghi israeliani “perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi”.
Lucca Comics: “Non rinunciamo al patrocinio”
La società organizzatrice del festival, la Lucca Crea, dal canto suo ha fatto sapere che non rinuncerà al patrocinio dell’ambasciata israeliana perché la fiera “è da sempre un luogo sicuro per le differenze”.
Quindi il riferimento implicito alla scelta di Michele Rech di non partecipare: “Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l’ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze”, scrive la società senza citare l’artista. “Lucca Comics & Games mette da sempre al centro solo ed esclusivamente l’opera intellettuale e creativa, le persone”.
I numeri dell’edizione 2023 del festival
La grande fiera italiana quest’anno compie trent’anni. E, secondo gli stessi organizzatori, l’edizione 2023, dal titolo “Together”, punta a essere quella dei record dato che a pochi giorni dal via sono oltre 275mila i biglietti totali venduti per la cinque giornate della kermesse. Quella di venerdì si prospetta la più partecipata con più di 78.500 ticket acquistati, una cifra che sfiora il tetto massimo delle 80mila presenze quotidiane e quindi del tutto esaurito.
Nelle piazze e per le vie della città toscana sono attesi oltre 300 ospiti, 45 star internazionali e 62 case editrici. Tantissimi gli eventi in programma, anche collaterali, come gli ospiti nazionali e internazionali. Tra i grandi nomi di quest’anno ci sono Frank Miller, firma tra le altre cose della trilogia del Cavaliere Oscuro, Naoki Urasawa, autore di 20th Century Boys e Monsters, Hiro Mashima con il cult Fairy Tales e Shintaro Kago, il maestro del genere guru.