La busta paga è una truffa: ecco come si legge per non farsi fregare

Il modo migliore per cercare di arginare i tentativi di truffa è sapere leggere una busta paga, capirne tutti i dati, dall’intestazione alle informazioni sul datore di lavoro e sul dipendente.

 La busta paga è il documento fondamentale che ogni lavoratore riceve mensilmente insieme alla propria retribuzione e saperla leggere è fondamentale per capire quali sono i propri diritti e riconoscere i tentativi di truffa, però spesso può risultare ostico capire appieno il significato di tutti quegli acronimi e numeri, per questo cercheremo di risolvere in questo articolo molti dei dubbi più comuni.

La busta paga è una truffa
Ecco quanto è importante saper leggere la tua busta paga – www.cityzen.it

Partiamo innanzitutto dall’intestazione, la parte che contiene le informazioni fondamentali del datore di lavoro, quali il nome dell’azienda, il codice fiscale dell’azienda, la posizione Inps, la posizione Inail e il periodo di paga. Seguono poi i dati personali del lavoratore, la data di inizio e (eventualmente) di cessazione del rapporto di lavoro, la qualifica, il livello, la percentuale di lavoro part-time e il prossimo scatto.

Inoltre è doveroso menzionare il Lul Il Libro Unico del lavoro, strumento essenziale per la gestione del lavoro, nel quale vengono segnate le assenze, le ore di lavoro, le ferie ecc.

La voce essenziale che segue su una busta paga, è quella riguardante la retribuzione, conosciamo le sue caratteristiche.

Com’è strutturata la retribuzione e come si calcola?

La retribuzione in busta paga può essere suddivisa in diretta e indiretta. Quella diretta riguarda l’effettiva prestazione collettiva ed è stabilito dai singoli contratti collettivi.

La busta paga è una truffa
Fondamentale conoscere la struttura della busta paga per poterla leggerla e comprenderla al meglio- www.cityzen.it

La retribuzione è composta da varie voci:

la paga base: stabilita dai singoli contratti in base all’inquadramento;

la contingenza: è una parte di retribuzione derivante dall’adeguamento dello stipendio al costo della vita (adeguamento che in Italia non avviene dal 1991);

lo scatto di anzianità: una voce della retribuzione che mira a premiare il lavoro di un dipendente presso una stessa azienda.

Può essere inoltre previsto un superminimo individuale, un aumento volto a premiare il merito, frutto di un accordo individuale tra il datore e singolo dipendente.

La retribuzione indiretta invece riguarda gli importi variabili dovuti in base al verificarsi di determinati eventi come ad esempio la malattia, le ferie, la maternità ecc.

Vi è inoltre la retribuzione differita, lorda e netta: quella differita riguarda gli importi che maturano ma la cui erogazione ancora non è prevista, come ad esempio il trattamento di fine rapporto; la retribuzione lorda è prodotta dalla somma della retribuzione diretta e quella differita e sono comprese le trattenute fiscali e previdenziali; la retribuzione netta è la somma che effettivamente viene liquidata al lavoratore.

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