Il cittadino che non riceve la notifica della cartella esattoriale ma un avviso nella cassetta delle lettere o sulla porta deve pagare il debito.
La normativa considera valida la notifica della cartella di pagamento senza conoscenza effettiva e certa della stessa. È sufficiente, quindi, che il destinatario abbia avuto la possibilità di conoscerla. A sottolinearlo la Corte di Cassazione con sentenza numero 4597 del 21 febbraio 2024.
La notifica di un atto è valida seppur non ricevuta dal destinatario. L’importante è che questo ne sia a conoscenza tramite avviso lasciato nella cassetta della posta, ad esempio, o appeso sulla porta di casa. Queste semplici procedure sono considerate valide al pari della ricezione in mano della notifica. Nessuna possibilità di chiedere da parte del debitore, dunque, una proroga dei termini per impugnazione tardiva.
Lo ha stabilito la Cassazione respingendo la richiesta di un destinatario che per motivi di salute non ha potuto procedere con il pagamento del debito entro la scadenza. Affermare di aver avuto impedimenti, infatti, non è sufficiente per far spostare i termini. La proroga è concessa solamente in caso di comprovate cause di forza maggiore o eventi imprevisti.
Serve una puntuale dimostrazione dei fatti per far valere il mancato tempestivo pagamento delle imposte. L’ipotesi della forza maggiore deve essere provata con allegati e documenti allegati agli atti che dimostrino la reale e indubbia causa di inadempimento dell’obbligazione tributaria. In giudizio l’interessato dovrà portare prove certe per evidenziate i tentativi di fronteggiare le difficoltà economiche, per esempio, che hanno impedito il versamento delle somme dovute.
In caso di malattia si dovranno allegare agli atti le prove attestanti le gravi condizioni di salute così come in caso di imprevisto si dovrà poter dimostrare il suo verificarsi. Una volta valutati i documenti comprovanti l’accadimento allora sarà possibile che i giudici accettino la proroga. La mancata notifica dell’atto non giustifica il mancato versamento se accompagnato da un avviso affisso sulla porta di casa dell’interessato o messo all’interno della cassetta della posta.
Ricordiamo che se si avessero difficoltà nel pagamento in un’unica soluzione della cartella esattoriale è possibile richiedere la rateizzazione dei versamenti se si è in presenza di una temporanea situazione di obiettiva difficoltà ad adempiere all’obbligo. Si può dilazionare il pagamento da 72 a 120 rate mensili di importo costante. Qualora la situazione dovesse ancora peggiorare, allora si potrà chiedere una nuova dilazione a meno che non sia intervenuta la decadenza per non avere pagato una o più rate.
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