Le prestazioni economiche legate all’invalidità civile e l’assegno di accompagnamento vanno specificate nella Dichiarazione dei Redditi? Ecco la verità.
Uno dei dubbi più frequenti tra coloro che beneficiano della Legge 104 riguarda la necessità o meno di dichiarare la grave disabilità, con invalidità al 100% ed erogazione dell’indennità di accompagnamento, nel 730.
L’Agenzia delle Entrate è già a conoscenza di tali informazioni o vanno specificate nella Dichiarazione dei Redditi? In tal caso, in che modo devono essere inserite? Vediamo cosa stabilisce la normativa di riferimento.
Dichiarazione dei Redditi: quali misure legate all’invalidità civile vanno specificate?
Non tutte le prestazioni che spettano agli invalidi devono essere indicate nella Dichiarazione dei Redditi, tramite Modello 730 o Modello Redditi PF.
Ci sono, infatti, alcuni redditi che sono soggetti a tassazione separata, come il TFR. Di conseguenza, tali introiti non vanno dichiarati.
Ma ci sono anche dei redditi che non vanno specificati perché sono esenti da IRPEF. È proprio il caso della pensione di invalidità e dell’assegno di accompagnamento, che non sono tassati. Nel dettaglio, l’indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale del valore di 531,76 euro, riconosciuta agli invalidi al 100% che non sono in grado di deambulare autonomamente e che necessitano di assistenza per il compimento dei normali atti quotidiani.
Tale beneficio è riconosciuto indipendentemente dal reddito posseduto ed è esente da imposizione. Di conseguenza, non deve essere indicato nella Dichiarazione dei Redditi.
Anche la pensione per gli invalidi civili totali (del valore mensile di 333,33 euro), destinata ai soggetti con un’invalidità del 100% e con un reddito annuo non superiore a 19.461,12 euro, non è soggetta a tassazione e non va specificata nel 730 o nel Modello Redditi PF.
Stessa sorte per il cd. assegno di assistenza, cioè la pensione per invalidi civili parziali, destinata a chi ha un grado di invalidità compreso tra il 74% e il 99% e un reddito annuo non superiore a 5.725,46 euro.
Non tutte le prestazioni riconosciute agli invalidi, tuttavia, sono esenti da tassazione. Alcune, infatti, non sono prestazioni solamente assistenziali, ma spettano in virtù del rapporto assicurativo con l’INPS. Ne è esempio l’Assegno Ordinario d’Invalidità, che è tassato e va inserito nella Dichiarazione dei Redditi.
Il motivo sta nel fatto che, per riceverlo, non basta essere invalidi (con un’infermità fisica o mentale che provoca una riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3) ma sono richiesti anche 5 anni di contribuzione, dei quali 3 versati nell’ultimo quinquennio.
Per l’Assegno Ordinario di Invalidità è obbligatoria una certa anzianità contributiva proprio perché ha anche natura assicurativa. Per questo motivo, i redditi da esso derivanti vanno dichiarati.