Scienza e tecnologia si incontrano per tentare di curare sempre meglio i pazienti affetti da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Ad oggi, nonostante gli ampi sforzi, non esiste una terapia risolutiva per chi soffre di Alzheimer, ma si sta puntando sempre di più sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce.
Tra i tanti studi che sono stati effettuati di recente, spicca una ricerca in cui un team di esperti ha ideato uno strumento tecnologico che permetterà di rilevare in modo molto preciso il decadimento cognitivo.
Naturalmente quando parliamo di un’app in grado di capire le funzionalità cognitive di un soggetto non ci riferiamo alle applicazioni che attualmente scarichiamo dagli store. Anche se in futuro non è detto che possa accadere.
L’autore dello studio, la neuroscienziata Emrah Düzel, è anche imprenditrice nel campo della tecnologia medica, e ha voluto dare un’impronta innovativa alla diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. Alcuni ricercatori hanno inventato un’applicazione che permette ai soggetti di effettuare dei test in autonomia, e ricevere poi una “diagnosi”. Come possiamo immaginare, tali test sono inerenti alla memoria, che come sappiamo è quella parte che inizia a soffrire proprio all’insorgere della malattia.
Lo studio ha riguardato 199 pazienti over 60, ma gli esperti già anticipano che estenderanno questa sperimentazione anche ad altre persone, di età diversa magari. L’applicazione ha funzionato molto bene ha permesso di rilevare con accuratezza il lieve decadimento cognitivo. I soggetti che hanno effettuato i test sono stati suddivisi in gruppi: soggetti sani, soggetti con lieve deterioramento cognitivo e soggetti con problematiche di memoria non misurabili altrimenti.
Il successo dei test ha dimostrato che si possono attuare numerose strategie per diagnosticare meglio una malattia neurodegenerativa e che lo si può fare anche e soprattutto da remoto in quanto i soggetti possono avviare l’app in autonomia ed effettuare i test in qualunque momento.
Non dimentichiamoci che ad oggi i test che vengono effettuati per misurare, controllare e diagnosticare il declino cognitivo vengono fatti in presenza e non sempre è facile raggiungere tutti i pazienti. Grazie agli smartphone e tablet, quando questa tecnologia verrà resa disponibile per tutti, si miglioreranno le tempistiche diagnostiche permettendo così un approccio terapico ancora più efficace.
La piattaforma si propone di diventare un punto di riferimento per le federazioni sportive, offrendo…
Recentemente, UroClinic ha ulteriormente innovato con l'introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico per…
Quest'anno, il festival non solo festeggia il suo ritorno, ma si inserisce anche in un…
L'intervista è stata un viaggio nell’anima di un atleta che ha vissuto alti e bassi,…
L'artista, il cui vero nome è Michael Holbrook Penniman Jr, ha condiviso le sue emozioni…
Scritto in collaborazione con Lorenzo Vizzini e Chris Zadley, il brano descrive una figura femminile…