Il Decreto Legge PNRR 4 ha stabilito un incremento dell’importo della sanzione in caso di lavoro irregolare. Scopriamo a quanto ammonta ora la multa.
La lotta al lavoro irregolare diventa più serrata. Sale la sanzione prevista per chi occupa in modo non regolare i lavoratori. L’incremento è stato fissato al 30% facendo aumentare notevolmente il valore della multa.
Il fenomeno del lavoro in nero o irregolare continua ad essere presente in Italia. Consiste nell’impiegare lavoratori subordinati senza informare il Centro per l’Impiego dell’assunzione con conseguenze retributive, contributive e fiscali. Il dipendente senza contratto regolare non avrà tutele né copertura assicurativa e non maturerà contributi utili ai fini pensionistici. Un rapporto di lavoro del genere viola qualsiasi normativa e crea una serie di reati.
C’è l’omessa comunicazione al CpI, l’omessa denuncia nominativa all’INAIL, l’omessa registrazione sul Libro Matricola consultato dagli Organi di vigilanza per avere un riscontro del personale occupato. Il datore di lavoro che assume lavoratori irregolari se individuato dalle Autorità apposite sarà costretto a corrispondere importi sanzionatori. È l’Ispettorato del Lavoro a definire le multe per mancata preventiva comunicazione al CpI, mancata comunicazione del distacco transnazionale, somministrazione irregolare del lavoro e inosservanza delle norme dell’orario di lavoro. Scopriamo le ultime novità.
Dal 2 marzo 2024 il Decreto Legge PNRR 4 numero 19 del 2024 ha aumentato del 30% le sanzioni per chi occupa lavoratori irregolarmente. La normativa ora prevede una maxi multa considerando che la Legge di Bilancio 2019 aveva già aumentato gli importi originari del 20%. La lotta si fa sempre più stringente con nuove fasce sanzionatorie. Da 1.950 a 11.700 euro per ogni lavoratore irregolare qualora l’impiego sia stato svolto entro trenta giorni di lavoro effettivo.
Da 3.900 a 23.400 euro per ogni lavoratore irregolare se l’impiego fosse stato svolto da 31 a 60 giorni di lavoro effettivo. Da 7.800 a 46.800 euro per ogni lavoratore irregolare con più di 60 giorni di lavoro effettivo. Una cifra altissima da pagare per il datore di lavoro trovato ad impiegare irregolarmente lavoratori subordinati. Il Decreto 2024 ha confermato, poi, il raddoppio della maggiorazione prevista in caso di recidiva da parte del datore di lavoro.
In più ha previsto arresto fino ad un mese e ammenda di 60 euro per ogni lavoratore occupato e ogni giornata di lavoro per l’esercizio non autorizzato dell’attività di somministrazione di lavoro. Questo incremento delle sanzioni vuole contrastate il lavoro irregolare. Nel DL 19/2024 sono presenti, però, anche altre disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza proprio in materia lavoro. Disposizioni riguardanti gli appalti, il pignoramento di crediti verso terzi, le condizioni generali con riferimento agli incentivi all’assunzione.
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