Le spese del nutrizionista si possono detrarre nel modello 730, sono molti a non farlo perchè non lo sanno

In fase di dichiarazione dei redditi i contribuenti si chiedono se le spese sostenute dal nutrizionista siano detraibili.

L’Agenzia delle Entrate offre un chiarimento sulla detraibilità delle spese sostenute per pagare i servizi di un nutrizionista. Il rimborso si può ottenere, a quali condizioni e in che modo.

Spese nutrizionista detrazione modello 730
Spese nutrizionista in detrazione nel modello 730 (Cityzen.it)

Arrivato il momento di compilare il modello 730 i dubbi cominciano ad insinuarsi nella mente dei contribuenti. La paura è di sbagliare ad inserire dati o di ometterne con conseguente ritardo dell’erogazione dell’eventuale rimborso IRPEF. Caf e patronati aiutano i cittadini che preferiscono rivolgersi a professionisti piuttosto che sfruttare il modello 730 precompilato che l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti dal 30 aprile.

Qualsiasi sia la modalità scelta sarà necessario raccogliere la corretta documentazione e verificare le informazioni presenti o inserite nel 730. Il termine ultimo della consegna della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre ma prima si procederà con l’invio prima si riceveranno i soldi del rimborso. Tra i dubbi che potrebbero insorgere c’è quello relativo all’inserimento o meno delle spese sostenute presso un nutrizionista.

Come funzionano le detrazioni delle spese da nutrizionista

Sempre più persone si rivolgono ad un nutrizionista per tornare in forma e seguire una dieta equilibrata adatta alle proprie necessità. I contribuenti saranno felici di sapere che le spese sostenute per pagare le visite dal biologo-nutrizionista sono detraibili nel modello 730. Rientrano, infatti, tra le spese sanitarie per le quali è previsa la detrazione del 19% sulla parte dell’importo eccedente la franchigia di 129,11 euro.

Detrazioni 730 per spese da nutrizionista
Detrazioni 730 per spese dal nutrizionista (Cityzen.it)

La normativa consente di utilizzare questa detrazione per l’acquisto o affitto di dispositivi medici e di prestazioni di natura medica. Non servirà nemmeno la prescrizione medica se i professionisti che erogano tali prestazioni sono psicologi, psicoterapeuti, biologi (compresi i biologi-nutrizionisti), fisioterapisti, dietisti o professionisti che svolgono attività in ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco.

Condizione necessaria per accedere alla detrazione è che le spese siano sostenute dalla persona che richiedere l’agevolazione e rese alla stessa. Inoltre occorrerà avere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento della prestazione sanitaria ossia la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dallo specialista se accreditato al SSN, la ricevuta del ticket per la prestazione resa nel SSN, la ricevuta di versamento bancario o postale o del pagamento effettuato tramite carta di credito/debito se la prestazioni non è resa da strutture pubbliche o private accreditate. In questa ricevuta sarà necessario poter leggere chi ha fornito la prestazione e i dettagli della prestazione stessa.

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