Le spese per l’affitto si possono detrarre? Solo se ricorre quest’importante requisito

Per accedere alle detrazioni fiscali dei canoni di locazione è necessario che l’immobile funga da abitazione principale. Cosa significa? Scopriamolo.

Anche le spese affrontate per pagare i canoni di locazione possono essere portate in detrazione tramite la compilazione della Dichiarazione dei Redditi con Modello 730.

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Le spese per l’affitto possono essere detratte (cityzen.it)

In particolare, l’agevolazione spetta per gli immobili in locazione adibiti ad abitazione principale e viene riconosciuta in base al reddito posseduto.

L’art. 16 del TUIR stabilisce che le detrazioni per l’affitto relativo all’abitazione principale vengono riconosciute entro determinati limiti e in base alla durata del contratto di locazione. Nel dettaglio, spettano:

  • 300 euro, nel caso in cui il reddito complessivo non è superiore a 15.493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

Se, poi, ci sono più cointestatari del contratto, la detrazione viene ripartita tra ognuno di essi. Per esempio, se il marito e la moglie sono cointestatari del contratto di locazione per l’immobile in cui vivono, la detrazione viene suddivisa al 50%, in relazione al loro reddito.

Bisogna, inoltre, conservare alcuni documenti per ottenere il beneficio, come il contratto di locazione regolarmente registrato e l’autocertificazione attestante l’uso dell’immobile come abitazione principale. Gli affittuari che possiedono tutti i requisiti per poter richiedere le detrazioni devono indicare la spesa sostenuta nella Sezione V del Quadro 3 del Modello 730/2024, specificando il cod.1 nel rigo E17.

Un’ipotesi particolare riguarda la possibilità di detrarre le spese di affitto per i lavoratori fuori sede. Vediamo quali sono i requisiti richiesti in tal caso dalla normativa e se è necessaria la condizione dell’abitazione principale.

Detrazione canone d’affitto tramite Modello 730 anche ai lavoratori fuori sede? Ecco la verità

I lavoratori che sono costretti a trasferirsi in un altro Comune possono portare in detrazione nel Modello 730 le spese dei canoni d’affitto, ma solo se ricorrono determinati presupposti.

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I lavoratori fuori sede possono detrarre l’affitto con il Modello 730? (cityzen.it)

Innanzitutto, per i lavoratori fuori sede, la detrazione IRPEF per la locazione ammonta a:

  • 991,60 euro se il reddito complessivo non è superiore a 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro ma è inferiore a 30.987,41 euro.

È, però, necessario essere titolari di un contratto di lavoro dipendente e che sia stata trasferita la residenza nel Comune in cui si lavora oppure in uno limitrofo, ad almeno 100 km dal Paese di provenienza o situato in una Regione diversa.

In conclusione, se il lavoratore dipendente fuori sede non ha trasferito la sua residenza nel Comune di lavoro o in uno limitrofo non può richiedere la detrazione delle spese di affitto.