La Legge 104 prevede delle agevolazioni per i caregivers. In cosa consistono e qual è la procedura per il loro riconoscimento? Scopriamolo.
Il caregiver familiare è colui che, giornalmente e in maniera gratuita, si prende cura di un parente affetto da disabilità e non autosufficiente, affinché esplichi le normali attività quotidiane. Per ottenere la qualifica di caregiver bisogna rispettare specifici requisiti.
![agevolazioni caregivers](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/08/ragazzo-soddisfatto-cityzen.it-13082024-1024x683.jpg)
È essenziale provare la parentela con il disabile, la prestazione delle cure in maniera regolare e costante e la gratuità di tale attività. Tra i presupposti imprescindibili rientra anche la convivenza da almeno 6 mesi con il soggetto che necessita di assistenza.
Questa circostanza è verificata d’ufficio dall’INPS, sulla base dell’indicazione della residenza dichiarata dal familiare o di un eventuale domicilio temporaneo. In alternativa, si può presentare richiesta per il riconoscimento della qualifica di caregiver presso l’Ufficio locale dei servizi sociali, allegando: il certificato della parentela, la documentazione medica relativa alle condizioni di salute del disabile, la prova della residenza in Italia e la dichiarazione dell’assistito attestante il ruolo di assistente del richiedente. Ma quali sono i benefici riservati ai caregivers? Scopriamolo.
Agevolazioni e Bonus per caregivers: quando spettano?
I caregivers hanno diritto all’assistenza finanziaria, a cure di sollievo e a riduzioni dell’orario lavorativo. A tal fine, a novembre 2023 è stato introdotto il cd. Bonus caregiver, un sussidio economico gestito dalle Regioni e dai Comuni, che ha lo scopo di aiutare i familiari che dedicano gran parte del loro tempo all’assistenza di soggetti disabili gravi, costretti ad affrontare ingenti spese per la cura.
![bonus e pensione anticipata caregivers](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/08/caregiver-cityzen.it-13082024-1024x683.jpg)
Il Bonus viene erogato dagli Enti locali tramite appositi bandi o progetti specifici. L’importo, dunque, varia da Regione a Regione, sulla base dello stanziamento dei fondi (per il 2024, il Governo ha destinato 25 milioni di euro per il sussidio).
I caregivers possono, inoltre, accedere alla pensione anticipata grazie all’Ape sociale, prorogata fino al 31 dicembre 2024. Per richiederla, sono necessari almeno 65 anni e 5 mesi di età e 30 o 36 anni di contribuzione, la cessazione di ogni tipo di attività lavorativa e la mancata titolarità di ulteriori trattamenti pensionistici o sussidi di disoccupazione.
Il pensionamento anticipato è, inoltre, raggiungibile da parte delle caregivers di sesso femminile tramite Opzione Donna, riservata anche alle invalide almeno al 74% e alle licenziate o dipendenti di aziende in crisi. La misura è accessibile con 61 anni di età e 35 anni di contribuzione, ma è possibile avere uno sconto di un anno sul requisito anagrafico se si ha almeno un figlio o di due anni se si hanno più figli.