I Bonus casa sono strumenti di risparmio irrinunciabili. Permettono di recuperare parte delle spese di ristrutturazione ma perderli è un attimo.
L’unico modo per affrontare i lavori di ristrutturazione con maggiore serenità è sapere che con la detrazione prevista dai Bonus edilizi si potrà recuperare almeno in parte la spesa. Che colpo se si dovesse scoprire di aver commesso un errore!
Presto l’errore potrebbe capitare con maggiore facilità perché sono previsti cambiamenti in merito all’utilizzo delle detrazioni. Ogni Bonus ha requisiti da soddisfare per poter ottenere una detrazione. Il Bonus ristrutturazione, ad esempio, è concesso per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è prevede una detrazione del 50%. Associato c’è il Bonus mobili per l’acquisto dell’arredamento e di grandi elettrodomestici sempre con detrazione del 50%.
Tra gli aiuti anche l’Ecobonus con detrazione tra il 65 e il 75% e il Superbonus con aliquota al 70%. Ad oggi tutte queste detrazioni previste per gli interventi edili sono automatiche. Conservando le fatture si può inserire l’importo nel modello 730. Presto, invece, occorrerà fare richiesta di detrazione per ottenere l’agevolazione. Questo a causa della riforma dei Bonus casa e dell’adattamento alle linee guida europee. Ad oggi le detrazioni non prevedono controlli, ecco perché sono previste novità.
La detrazione si dovrà richiedere: novità per i Bonus edili
L’idea è di creare un sistema basato su contributi a fondo perduto che saranno erogati su richiesta degli interessati. Cambieranno ulteriormente, dunque, le dinamiche relative ai Bonus casa. Dopo l’addio alla cessione del credito e allo sconto in fattura arriverà il momento di salutare anche la detrazione e di dare il benvenuto alle sovvenzioni previa domanda.
Una vera e propria rivoluzione delle agevolazioni edili che nasce da una doppia constatazione. Le aliquote sono troppo generose e c’è difficoltà nel monitoraggio dei benefici e del diritto dei contribuenti a richiederli. Da qui la trasformazione delle agevolazioni in contributi a fondo perduto con il contribuente che invia domanda di accesso che sarà subito controllata.
Solo se l’autorizzazione scatterà il contributo verrà erogato. Il fine è evitare abusi e interventi edili non necessari. Significa che il cittadino dovrà realmente avere l’esigenza di affrontare lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica per poter avere accesso all’aiuto economico. Affrontare gli interventi ora con la certezza di accedere ad un Bonus non è al momento un azzardo. Lo sarà dopo il 31 dicembre 2023 dato che le cose stanno cambiando e prima di muoversi sarà bene informarsi sulle novità introdotte dal Governo.