L’indennità di accompagnamento non è per tutti: come capire se si è tra gli esclusi

La commissione medica incaricata del riconoscimento dell’indennità di accompagnamento quali fattori prenderà in considerazione?

Per avere l’indennità di accompagnamento sarà necessario soddisfare specifici requisiti. Scopriamo quali sono prima di conoscere l’iter di inoltro della domanda di riconoscimento all’INSP.

Indennità di accompagnamento, chi può ottenerla
Indennità di accompagnamento, chi può ottenerla Foto Canva (Sulmonaoggi.it)

Gli invalidi civili sono i beneficiare dell’ammortizzatore sociale noto con il nome di indennità di accompagnamento. Per ottenere la prestazione sarà necessario che una Commissione medica incaricata riconosco il diritto al beneficio dopo aver valutato le condizioni di salute del cittadino. L’INPS, in linea generale, eroga l’indennità di accompagnamento ai mutilati, agli invalidi civili e agli inabili che fisicamente o mentalmente si trovano nella situazione di aver necessità della continua e permanente assistenza da parte di un accompagnatore per svolgere le attività quotidiane.

Grazie al sussidio l’invalido potrà avere il supporto di un caregiver e migliorare la propria qualità della vita. Prima di ricevere il beneficio, però, una Commissione valuterà l’inabilità che dovrà essere totale e permanente al 100%. In più il richiedente dovrà avere la residenza in Italia e la cittadinanza italiana oppure essere iscritto all’anagrafe comunale se straniero comunitario. Se extracomunitario sarà necessario il permesso di soggiorno di minimo un anno.

Indennità di accompagnamento: importo, domanda e visita medica

L’importo del beneficio nel 2024 è pari a 531,76 euro al mese. I percettori riceveranno il sussidio per dodici mesi a partire dal primo giorno del mese successivo all’inoltro della domanda o dalla data indicata sul verbale di riconoscimento. Se il percettore dovesse essere ricoverato in una struttura per più di 29 giorni allora l’erogazione della prestazione verrà interrotta.

Guida all'indennità di accompagnamento
Guida all’indennità di accompagnamento Foto Canva (Cityzen.it)

La domanda si invia telematicamente dopo aver richiesto al medico curante un certificato introduttivo. L’accesso al portale dell’INPS è consentito unicamente con le credenziali digitali. Dopo la presentazione della richiesta di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, l’ente della previdenza sociale contatterà l’interessato per la convocazione alla visita medica. Il giorno dell’appuntamento una Commissione medico-legale valuterà la documentazione presentata dal cittadino e redigerà un verbale.

Qui si potrà conoscere l’esito dell’istanza. Se i medici valuteranno l’invalidità come soggetta a modifiche nel tempo allora inseriranno sul verbale una data entro cui sottoporsi a nuova visita di revisione per non perdere la prestazione. In caso di domanda respinta si avranno 60 giorni di tempo per presentare ricorso. Tutto questo iter verrà semplificato grazie ad alcune novità introdotte nel 2024. Proprio la procedura di invio della domanda sarà modificata per velocizzare l’erogazione dell’indennità di accompagnamento. In più i minori continueranno a ricevere i benefici anche dopo il compimento dei 18 anni senza ulteriori controlli.