Se ci sono cartelle esattoriali non pagate, i debitori rischiano il fermo amministrativo delle auto. In quali ipotesi viene scongiurato tale pericolo?
I contribuenti che hanno debiti iscritti a ruolo e non pagati possono subire il fermo amministrativo dell’auto. Il procedimento (che prende anche il nome di “ganasce fiscali“) viene disposto dall’Agenzia delle Entrate nel caso in cui il debitore non paghi entro 60 giorni le somme dovute.
Il proprietario del veicolo, dunque, non potrà usarlo fino a quando non avrà estinto l’intero debito o chiesto la rateizzazione dell’importo. Decorsi i 30 giorni dalla comunicazione preventiva dall’Agente di riscossione, il fermo auto sarà definitivo.
Chi continua a circolare nonostante il provvedimento è punito con una multa che va da 937 a 1.984 euro. Ci sono, però, delle ipotesi in cui non è possibile procedere con l’applicazione delle ganasce fiscali, per tutelare particolari categorie di persone considerate “fragili”. Vediamo di chi si tratta.
Come abbiamo anticipato, ci sono delle ipotesi in cui la propria vettura non può essere sottoposta a fermo amministrativo oppure si può richiederne la sospensione. L’agevolazione, ad esempio, è riservata ai soggetti disabili.
Per ottenere l’esonero dal fermo auto, l’invalido deve presentare il Modello F3 all’Agenzia delle Entrate, di persona, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure attraverso Posta Elettronica Certificata. Al modulo va allegata la seguente documentazione:
La circostanza che il veicolo venga usato per trasportare persone con disabilità può essere accertata anche esibendo il contrassegno auto per il parcheggio riservato ai disabili, rilasciato dal Comune, e la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del proprietario del mezzo, attestante l’uso per il trasporto della persona a cui è intestato il contrassegno. L’auto può anche essere intestata al contribuente che ha fiscalmente a carico il soggetto diversamente abile. La condizione di caregiver, però, deve essere dimostrata mediante apposita certificazione.
Le ganasce fiscali, infine, non possono essere disposte neanche per le vetture che servono per lo svolgimento di un’attività di impresa o di una professione. Per dimostrare lo svolgimento di queste ultime, l’interessato deve inviare specifica documentazione, ossia il Modello F2, in cui è specificata la tipologia dell’attività d’impresa o professionale, e i documenti che attestano quanto comunicato con il modulo.
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