Un campione di tennis, Matteo Berrettini, molto legato al fratello Jacopo: non tutti conoscono un aneddoto del passato
Le tematiche legate al mondo dello sport destano sempre una certa curiosità ed attenzione, dal momento che si parla di un ambito che ha tantissimi appassionati e persone alla ricerca magari di un dettaglio non noto, un aneddoto legato ad un campione e sportivo per cui si fa il tifo.
Proprio in tema di campioni, tra i personaggi più in luce e dal maggior successo in Italia, tanto in generale quanto nello specifico dello sport del tennis, vi è Matteo Berrettini, un campione che non smette di appassionare ed emozionare il pubblico ed i suoi tantissimi fan. Come i più attenti ben sapranno, Matteo nasce a Roma nel 1996, il dodici di aprile, ed è arrivato alla fama e al successo proprio grazie al suo talento da tennista.
Viene considerato fra i più forti tennisti italiani di sempre, ed il suo soprannome ben spiega la forza, illustrando anche una parte delle sue caratteristiche. Il soprannome di Berrettini è infatti “The Hammer”, ovvero sia il martello, ed è legato alla potenza dei suoi colpi. Le curiosità di certo non mancano a proposito del tennista e del suo approccio e al tennis. Non tutti sanno, forse, ad esempio, che fu il papà ad incoraggiarlo per primo ad iniziare una carriera sportiva.
Matteo non è l’unico tennista di successo in famiglia, tuttavia, visto che anche il fratello Jacopo è dotato di ottime capacità e a lui si lega proprio un aneddoto del passato che fu prezioso per la carriera di Matteo, la strada che poi l’ha portato ai tanti traguardi e al successo di oggi.
Matteo Berrettini, il ruolo del fratello Jacopo a proposito del tennis: ecco cosa gli disse anni fa
Sono tante le curiosità e gli spunti da approfondire e scoprire quando si parla di personaggi ben noti e popolari come Matteo Berrettini, campione di tennis italiano e sportivo amatissimo dal pubblico. Matteo è stato appassionato di sport sin da giovane, e non a caso praticava sia il tennis che judo e anche nuoto. Inoltre, è sempre stata forte la sua passione per il calcio.
Un aspetto che forse non tutti conoscono è che una fetta della sua fama, Matteo la deve al fratello, come il tennista stesso ha avuto modo di raccontare qualche tempo fa in un’intervista al Corriere della Sera. Matteo ha infatti spiegato che i suoi genitori gli diedero una racchetta tra le mani, con tanto di palline di gomme, all’età di 3 anni. Tuttavia, non gli piaceva e intendeva fare judo, arti marziali. Fu però suo fratello a convincerlo che “il tennis era più divertimento che pura fatica”.
Ecco che all’età di 8 anni decide di riprendere la racchetta, che non avrebbe poi più lasciato. In un’altra occasione, al Corriere della Sera, Matteo ha raccontato di aver impiegato un po’ di tempo ad appassionarsi al tennis, e che ad esser stato decisivo fu suo fratello Jacopo. Inoltre ha affermato anche di dover tutto ai suoi genitori, e senza di loro non sarebbe diventato ciò che è, citando anche il fratello che “mi convinse a lasciare il judo per il tennis”, aggiungendo di non poter mai ringraziarlo abbastanza.
Insomma, il fratello Jacopo, anch’egli tennista, ha avuto un ruolo importante anche rispetto al tennis, per quanto riguarda Matteo. A spiegarlo è lo stesso Jacopo, qualche tempo fa, alla Gazzetta dello Sport dove ha affermato che ha avuto un ruolo, in tal senso, nel momento in cui “mio fratello voleva smettere con il tennis per dedicarsi al basket o al judo“. Jacopo ha sottolineato che “non vedeva futuro“, tuttavia lui disse al fratello che “se avesse lasciato, lo avrei fatto anch’io. Per fortuna mi ha dato retta”.