Il contribuente che riceve la fattura della spesa sanitaria senza il bollo da 2 euro può evitare di perdere la detrazione fiscale.
Nessun timore se dovesse mancare il bollo da 2 euro nella fattura della spesa sanitaria sostenuta per una visita medica o un esame. C’è un modo per ottenere ugualmente la detrazione fiscale inserendo la spesa nel modello 730.
A breve i cittadini potranno iniziare a compilare il modello 730 per ottemperare l’obbligo di invio della dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre. Certo la scadenza è ancora lontana ma agire tempestivamente significherà ottenere i soldi dell’eventuale rimborso IRPEF già a luglio o agosto. Ecco perché dipendenti e pensionati sono curiosi di scoprire la novità 2024, la dichiarazione semplificata loro dedicata. Dovrebbe essere ancora più facile controllare i dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate e procedere con l’inoltro.
Non dimentichiamo, però, di prestare attenzione alle spese mediche da indicare. Quelle sostenute in farmacia o presso strutture del SSN saranno calcolate in automatico mentre quelle di visite private o non convenzionate si dovranno inserire autonomamente. Nel 2024 occorrerà inserire le spese sanitarie (acquisto di farmaci, dispositivi medici, prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche, prestazioni sanitarie presso strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale) effettuate nel 2023.
In dichiarazione vanno portate le spese mediche solo se si sono conservati i documenti attestanti il pagamento. Lo scontrino parlante (nel quale risulta la natura del farmaco, il codice fiscale del contribuente e la quantità acquistata) per medicinali e farmaci e la fattura/ricevuta fiscale per le prestazioni sanitarie, gli esami i laboratorio e strumentali e così via.
In fattura dovrà risultare la natura della prestazione nonché il codice fiscale del contribuente (o del familiare a carico). L’importo speso nel 2023 dovrà essere indicato nel modello 730 2024 comprensivo di IVA o del bollo applicato. L’imposta di bollo è di 2 euro e si applica sulle fatture/ricevute di importo superiore a 77,47 euro. Questa somma si può detrarre del 19% proprio come le spese sanitarie (per la parte eccedente la franchigia di 129,11 euro).
Il bollo, però, dovrà risultare traslato sul cliente ed evidenziato sulla ricevuto o fattura. Se il bollo non ci fosse allora il contribuente potrà portare in detrazione le spese relative all’imposta solamente pagando il tributo in sostituzione del professionista qualora questo risulti inadempiente o nel caso in cui si sia stipulato un accordo. Il versamento prevede l’acquisto del contrassegno telematico e la successiva applicazione dello stesso sulla fattura o ricevuta.
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