Dal Morbo di Crohn si può finalmente guarire grazie a una recente scoperta che non prevede l’uso di farmaci: ecco di cosa si tratta.
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale che può colpire la parete di tutto il tratto gastrointestinale. Le cause di questa infiammazione sono solo in parte conosciute. L’ipotesi patogenetica prevalente è quella di tipo multifattoriale: predisposizione genetica da parte dell’individuo, reazione immunologica da parte dell’intestino nei confronti di determinati antigeni, o fattori ambientali. Tra le persone colpite non ci sono solo gli adulti, infatti il 20% sono bambini.
I sintomi di esordio o nella riacutizzazione della malattia possono variare. Tra più comuni abbiamo dolore addominale, diarrea cronica, perdita di peso, sangue nelle feci o febbricola persistente. La patologia può anche interessare la regione peri-anale con fistole o ascessi.
La terapia ha come obiettivo quello di spegnere l’infiammazione intestinale, attraverso l’azione sui meccanismi cellulari e molecolari dell’intestino e del sistema immunitario, anche se, il più delle volte, le terapie farmacologiche portano a scarsi risultati. Ma finalmente è arrivata una soluzione che porta alla sua remissione senza l’aiuto di medicinali.
Una sperimentazione condotta dalla Gastroenterologia pediatrica dell’Aou Meyer Irccs guidata dal professor Paolo Lionetti, ha confermato che vi è una soluzione alla malattia e ciò senza utilizzo di farmaci o integratori. Si tratta di una semplice dieta che esclude in modo rigoroso alcuni alimenti, ovvero tutti quei cibi che possano avere un’azione infiammatoria per l’intestino, come quelli industriali.
Il piano alimentare è stato consigliato a più di 60 piccoli pazienti. Nel 70% dei casi, i medici hanno assistito a una completa remissione della malattia, anche se si era presentata in forma severa. La terapia si è rivelata efficace addirittura in pazienti che non rispondevano ai trattamenti farmacologici.
Quella condotta dal medico fiorentino è una delle più importanti eseguite a livello europeo. Ecco cosa ha detto il professor Lionetti in una intervista al Sole 24 ore: “Siamo molto soddisfatti di questo risultato. Fino a poco tempo fa, ai malati veniva somministrata una dieta esclusivamente liquida che aveva dimostrato buoni risultati, ma era difficilmente accettata. Questo regime alimentare, anche se piuttosto rigido, viene seguito più volentieri da bambini e adolescenti“.
Inoltre gli specialisti della Gastroenterologia pediatrica stanno studiando, in collaborazione con il Servizio di Dietetica del Meyer, una variante mediterranea di questa dieta, che permetta quindi di utilizzare i prodotti tipici della cucina italiana.
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