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NASpI anche se vai all’estero, come continuare a riceverla

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Dario Quattro

Cos’è il Modulo U2 a proposito della NASpI all’estero, per continuare a percepire l’assegno: come funziona e chi riguarda

Gli aspetti importanti da approfondire in merito alla NASpI, la Nuova Assicurazione sociale per l’impiego, sono tanti e diversi, così come vari sono i quesiti che potrebbero porsi i percettori dell’indennità mensile di occupazione. Tra questi, anche quello legato ad uno scenario, ovvero coloro che hanno perso il lavoro in Italia e sono intenzionati a cercarlo all’estero.

Continuare a percepire la NASpI all’estero: come funziona e dettagli – cityzen.it

Non tutti infatti sanno forse che chi ha perso il lavoro in Italia e vuole cercarlo all’estero, ha la possibilità di continuare a percepire l’assegno di disoccupazione NASpI. Il punto da approfondire riguarda il Modulo U2 per la NASpi all’estero, ovvero quello che precedentemente era il modulo E 303. Si tratta, in buona sostanza, dell’autorizzazione che permette di continuare ad ottenere l’indennità nel momento in cui si è alla ricerca di un lavoro in un altro Paese dell’Unione Europea.

Il modello permette infatti di attestare il diritto alle prestazioni assistenziali allorquando vi è il trasferimento in un altro Paese dell’UE, per quel che riguarda i cittadini europei che soggiornano in uno Paese tra quelli previsti, diverso dall’Italia. Vi è dunque modo di conservare il diritto alla misura qualora ci si recasse in uno Stato dell’UE, così come del SEE (Liechtenstein, Norvegia ed Islanda) oppure in Svizzera, per trovare lavoro.

Il diritto a beneficiare della NASpI viene conservato qualora, prima della partenza, i soggetti interessati siano stati iscritti quantomeno per un giorno al Centro per l’Impiego. A quest’ultimo occorre comunicare l’intenzione di non cancellarsi. Il Modello U2 è dunque utile per l’ottenimento dell’indennità di disoccupazione nel Paese UE dove si sceglie di trasferirsi per la ricerca del lavoro.

NASpI all’estero e Modello U2: come ottenerlo, a chi consegnarlo e altri dettagli

Aspetto molto utile dunque, quello che si lega alla NASpI all’estero e al modello U2, con i beneficiari della misura che soggiornano all’estero che ricevono l’indennità della misura dall’INPS. L’indennità viene versata per un lasso di tempo di tre mesi senza che vi siano applicate le regole di condizionalità in merito alla NASpI. Verranno nuovamente applicate a partire dal 4° mese qualora il soggetto non facesse rientro in Italia e continuasse a percepirla.

Naspi all’estero: i moduli e alcuni aspetti da sapere – cityzen.it

Nel momento in cui, poi, il soggetto trovasse lavoro o perdesse i requisiti previsti per l’ottenimento della misura, l’erogazione verrebbe interrotta. Il rilascio del modulo U2 – NASpI all’estero avviene ad opera dei centri per l’impiego o dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. La richiesta da parte dell’interessato del documento portatile U2 e di quello U1, attestante i periodi di assicurazione, deve avvenire personalmente, tramite appuntamento alla sede territorialmente competente dell’Istituto.

È importante sottolineare che la richiesta va fatta prima di andar via dal Paese di provenienza, così da non correre il rischio di non aver più modo di trasferire il diritto all’indennità. Per quanto riguarda il modulo U1 (ex E 301), si tratta della dichiarazione che attesta i periodi da prendere in considerazione in merito alla connessione dell’indennità. La richiesta del modulo va fatta all’INPS seguendo le medesime modalità legate al modello U2. Andrà presentato ai servizi nazionali per l’impiego del Paese presso cui ci si vuol trasferire.

A seguito della compilazione del Modulo U2 per la NASpI all’estero, occorrerà presentarlo ai servizi per l’impiego locali della località dove ci si intende trovare lavoro. La presentazione avverrà al momento dell’iscrizione come “persona in cerca di lavoro”. È preferibile iscriversi quantomeno 7 giorni prima della partenza, così da non incorrere in eventuali interruzioni dell’erogazione della misura. Diversamente, l’erogazione avviene di solito sin dalla data d’iscrizione.

Qualora, infine, si dovesse far ritorno nel proprio Paese prima della data presente sul modulo U2, l’interessato riceverà comunque la misura, poiché l’ammontare e la durata di quanto spetta resteranno uguali. Questi, alcuni dettagli generali sul tema, ad ogni modo è opportuno informarsi ed approfondire i temi presso gli esperti del campo per saperne di più e chiarire eventuali dubbi.

Dario Quattro

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