Nino Frassica è un professionista della risata, ma in questo caso il lutto soverchia ogni cosa. Il dolore è profondo, ecco cos’è successo.
Antonino, per tutti “Nino”, nasce a Messina l’11 dicembre 1950. Siciliano doc per origini e cultura, è un personaggio amato da tutta la Penisola. Divertente, a modo e sempre moderno nonostante la rivoluzione del digitale, ha interpretato molteplici pellicole ed è un volto decisamente apprezzato anche negli spettacoli di cabaret. Insomma, la comicità è di casa, ma c’è un momento per sorridere, e un altro per commemorare, e lo sta facendo proprio così.
Persino l’attore più comico che ci sia, si lascia andare ad un momento di tristezza. È il minimo, soprattutto quando davanti ai suoi occhi si è riversata una sofferenza tale da sconvolgerlo. Testimone di quanto accaduto, Nino Frassica lascia tutti a bocca aperta, perché la sua reazione è abbastanza inaspettata.
Non poteva non dire la sua, questo è chiaro, ma nessuno si sarebbe aspettato un gesto del genere. A dare però le maggiori risposte è il pubblico che segue l’azione del comico, e manifesta con grande intensità affetto e comprensione.
Come molti specialisti della risata, Nino Frassica ha un rapporto unico e speciale con il suo pubblico. Non è il tipo che si lascia andare a battutacce o sminuisce le persone con le quali collabora, e forse è proprio apprezzato anche per questo. Appunto, è di quei personaggi che ama ridere con gli altri, non “degli altri”. E se è riuscito in questo suo grande intento è anche per la scuola e la carriera che ha affrontato negli anni, e per i colleghi da lui incontrati. Il più grande incontro è proprio con il professionista protagonista del lutto.
Nino Frassica è noto alla maggior parte del pubblico soprattutto per l’interpretazione del ruolo del maldestro Maresciallo Nino Cecchini, e questo lo deve proprio al professionista scomparso. L’attore esordisce molto prima, nel 1970 con il gruppo de I cantatori pelosi figli della cantatrice calva, con l’obiettivo di far ridere gli spettatori. Spettacoli, primi lavori come cabaret, cinema e successo in tv con il ruolo del carabiniere più “strano” di Don Matteo.
E’ stato Enrico Oldoini a sceglierlo nel 1998, il regista delle prime stagioni. Il professionista malato da 5 anni di SLA, era tenuto in vita con delle bombole di ossigeno, ma i suoi polmoni e il corpo malato, non hanno retto più. Muore a 77 anni con un’eredità cinematografica rispettabile. Anche Massimo Boldi lo ricorda, affermando al Corriere della Sera e seguenti parole: <<Vederlo così era straziante. Sapevo che era malato da tempo, ha vissuto attaccato a un polmone artificiale ed è durato tanto>>.
Come ha reagito Frassica? Condivide un post dedicato al regista scrivendo semplicemente “Ciao Enrico”. Questo è un momento delicato, dove solo il silenzio può lasciare il giusto spazio per la ripresa.
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