Se avete intenzione di chiedere il Bonus mobili controllare di avere lo scontrino parlante o potrete dire addio alla detrazione del 50%.
Può sembrare facile accedere ai Bonus di cui si è sentito e risentito parlare fino alla nausea ma in realtà non è così. Capita di non conoscere un piccolo cavillo o requisito che fa sfumare il sogno di recuperare parte della spesa con la detrazione fiscale.
Alzi la mano chi pensa di conoscere i Bonus edilizi attivi nel 2024. I cittadini che hanno ristrutturato casa o hanno intenzione di farlo a breve per seguire la Direttiva Case Green ed evitare che l’immobile perda il suo valore avranno letto tante informazioni su Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Bonus eliminazione barriere architettoniche e Bonus ristrutturazione.
Sapranno qual è la detrazione concessa, quali sono le spese ammesse, se bisogna presentare o meno la CILA e chi sono di beneficiari delle agevolazioni. Informazioni importantissime ma non sempre sono sufficienti. Ci sono dettagli fondamentali, ad esempio, con riferimento ai documenti da conservare e al mezzo di pagamento utilizzato. La tracciabilità è un elemento chiave ma sapete cosa significa realmente?
Il Bonus mobili è la misura richiedibile solo a fronte di interventi di ristrutturazione della casa di proprietà. Nel 2024 permette di accedere alla detrazione del 50% su un tetto di spesa massimo di 5 mila euro. Significa che si recupereranno non più di 2.500 euro. Le spese ammesse sono quelle per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie e F per frigoriferi e congelatori.
Per ottenere la detrazione bisognerà pagare gli acquisti con mezzi di pagamento tracciabili e conservare la fattura d’acquisto o gli altri documenti completi dei dettagli relativi all’acquirente. Anche lo scontrino parlante può essere sufficiente per accedere al Bonus mobile ma dovrà riportare tutte le informazioni utili per le verifiche. Si dovranno leggere i dati sui beni acquistati, i servizi fruiti, l’identità dell’acquirente con codice fiscale.
Dove mancasse il codice fiscale sul documento commerciale allora sarebbe necessario utilizzare la ricevuta del bonifico o del pagamento tramite carta di credito/debito o ogni altro documento attestante il versamento. In caso contrario non si potrà ottenere la detrazione del Bonus mobili. Non solo, il documento dovrà ricondurre al titolare della carta o conto usato per il pagamento e dovrà esserci corrispondenza con i dati riferiti al Bonus ristrutturazione. Si ammette anche il pagamento a rate conservando ogni singola ricevuta.
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