Quali sono le differenze fondamentali tra malattia e infortunio? E quali differenti trattamenti prevede la legge in base alla loro natura?
Possono sembrare sinonimi, ma in realtà i loro significati divergono sostanzialmente e comportano tipologie di tutele garantite per legge assai diverse tra loro. Malattie e infortuni pur afferendo entrambe all’ambito della salute psicofisica, sono eventi di natura diversa, determinati da cause diverse e che in ambito sociale e lavorativo hanno ripercussioni diverse, disciplinate puntualmente dalla legislazione e dalle norme di diritto.
La legge, infatti, distingue essenzialmente tra tre diverse categorie di problematiche sanitarie, ovvero l’infortunio sul lavoro, la malattia professionale e la malattia congenita personale. Ciascuna di esse implica tutele e trattamenti specifici e tra loro differenziati. Dunque occorre comprenderne la natura specifica e le particolarità al fine di poter ottenere il riconoscimento opportuno nonché il supporto spettante e garantito dalla legge.
Il principio di base per determinarle è il seguente: la principale differenza tra malattia ed infortunio dipende dall’origine e dalla causa dell’insorgenza della patologia emersa. Solitamente, l’infortunio è causato da un evento improvviso e dalle conseguenze immediate mentre la malattia insorge lentamente. La malattia di tipo professionale, inoltre, è conseguenza diretta delle mansioni lavorative svolte. Ora domandiamoci: quale supporto e quale risarcimento comportano l’uno e l’altra secondo la legge?
Il risarcimento economico è previsto sia per la malattia sia per l’infortunio e tanto nei casi in cui siano stati originati in conseguenza dell’attività professionale svolta, quanto nei casi non dipendano da essa bensì da patologie ordinarie. Nel primo caso il risarcimento e l’indennizzo sono gestiti ed erogati dall’Inail – Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, mentre nel secondo caso l’indennità è gestita ed erogata dall’INPS – Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Vi è inoltre un’altra differenza relativa alle visite fiscali predisposte per legge. Per la malattia ordinaria, infatti, è prevista una visita medica di accertamento presso il domicilio del malato. Per l’infortunio, invece, l’azienda può effettuare soltanto controlli d’ufficio, ma non può richiedere visite di accertamento e di controllo nei confronti del dipendente infortunato.
Infortuni e malattie professionali, inoltre, non incidono in alcun modo sulle assenze e dunque sul mantenimento del posto di lavoro del dipendente malato o infortunato, mentre la malattia ordinaria può comportare il licenziamento se supera il cosiddetto “periodo di comporto”, ovvero il periodo di malattia durante il quale l’assenza del lavoratore è giustificata, disciplinato dai contratti collettivi nazionali del lavoro.
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