Il MEF ha comunicato che verranno collocati nuovi Buoni del Tesoro e riaperti i titoli in circolazione durante l’estate. Quali sono le caratteristiche di questi prodotti?
Nei mesi estivi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che verranno emessi tre nuovi titoli: un BTP a 5 anni, un BTP a 10 anni e un BTP Short Term.
Il Buono a 5 anni avrà scadenza 1° ottobre 2029 e un ammontare minimo di 10 miliardi di euro. Il Buono a 10 anni, invece, scadrà il 1° febbraio 2035 e avrà un importo minimo di 10 miliardi di euro; il BTP Short Term, infine, avrà scadenza al 28 agosto 2026 e un ammontare minimo di 9 miliardi di euro.
Per “ammontare minimo“, sulla base delle disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si intende il valore che dovrà essere raggiunto dal circolante del titolo prima di essere sostituito da una nuova emissione con la stessa scadenza. Se i mercati finanziari lo consentiranno, inoltre, potranno essere emessi anche altri titoli a medio e lungo termine, nominali e indicizzati all’inflazione. Come reagiranno i mercati alle novità e quali sono le previsioni per l’economia globale? Analizziamo la situazione nel dettaglio.
Alla fine del mese di maggio 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso titoli di Stato a medio-lungo termine, per un totale di 186 miliardi di euro. Ha, inoltre, rifinanziato titoli a medio-lungo termine in scadenza, per una cifra complessiva di circa 130 miliardi di euro.
Con le emissioni che si attendono a fine giugno e quelle già effettuate, dal 1° luglio al 31 dicembre 2024, si aspettano emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine per 135-155 miliardi di euro. Se si sommano le emissioni effettuate e quelle annunciate, la percentuale del 2024 è pari al 61%. Nel primo semestre dell’anno, nonostante le vicende politiche mondiali che hanno inciso negativamente sui mercati finanziari, c’è stata una crescita dello 0,3% del PIL.
Anche se permangono tensione e incertezze, le previsioni a breve termine sono abbastanza positive, soprattutto perché la debolezza del settore manifatturiero è compensata dalla spinta del settore dei servizi. Il mercato del lavoro, inoltre, sembra aver ritrovato una certa stabilità e, grazie a una discreta crescita dei salari, dovrebbe incrementarsi anche la domanda privata.
Allo stesso modo, la normalizzazione della politica monetaria e le innovazioni introdotte dai progetti del PNRR dovrebbero aiutare l’aumento degli investimenti. Infine, nonostante la presenza dei pericoli legati all’andamento del commercio mondiale, la crescita delle esportazioni dovrebbe garantire una certa sicurezza all’intera economia.
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