Sono numerose le possibilità per i disoccupati di accedere a sostegni economici e tra queste c’è il bonus 1000 euro.
Si chiama Sostegno al reddito, o nella forma abbreviata SaR, ed è una forma di aiuto per alcune categorie di lavoratori che sono rimasti disoccupati.
Il SaR è infatti una misura rivolta a chi ha avuto un contratto in somministrazione, cioè quelli erogati dalle agenzie interinali.
Questo particolare bonus non è erogato dall’INPS, bensì dall’ente di somministrazione Formatemp, e può arrivare anche a 1000 euro.
Cos’è il Bonus Disoccupati da 1000 euro, ecco tutto quello che c’è da sapere
Il Sostegno al Reddito SaR, meglio conosciuto come Bonus disoccupati, è una forma di aiuto economico a chi ha perso il lavoro, e come accade sempre per i bonus spetta se si rispettano determinati requisiti.
Innanzitutto la categoria dei lavoratori che possono richiederlo è quella degli ex interinali, cioè color che erano stati assunti (a tempo determinato o indeterminato) dalle Agenzie per il lavoro e che hanno perso il lavoro per il termine del contratto o involontariamente.
L’ulteriore buona notizia è che il SaR è anche compatibile con altri sussidi, come la Naspi, e può arrivare anche a 1000 euro. I requisiti per accedervi sono i seguenti:
- essere disoccupato da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 110 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi.
- i lavoratori con contratto part-time verticale, part-time misto o con Monte Ore Garantito (MOG), devono aver maturato 440 ore lavorate;
- essere disoccupato da almeno 45 giorni ed aver concluso la procedura di Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL) presso l’Agenzia per il lavoro.
In altre situazioni, il disoccupato può accedere a un importo leggermente minore, ovvero 780 euro, se rispetta i seguenti requisiti:
- essere disoccupato da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate) negli ultimi 12 mesi.
Chi rientra nelle specifiche sopra riportate deve presentare la domanda telematicamente, sul sito di Formatemp, utilizzando l’apposita procedura ma si può anche recare ai sindacati.
In entrambi i casi il soggetto richiedente deve produrre tutta la documentazione necessaria, oltre ovviamente ai documenti d’identità in corso di validità. Servono dunque le copie delle buste paga, l’estratto contributivo INPS che certifica la disoccupazione, eventuali documenti comprovanti la malattia, maternità o infortunio e gli estremi del conto corrente bancario.
Fondamentale è rispettare le tempistiche, perché le domande possono essere inviate tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro.