Di recente i prezzi dell’olio extra vergine d’oliva sono saliti alle stelle e i consumatori cercano alternative più economiche.
Negli scaffali del supermercato e dei negozi possiamo trovare ampia varietà di oli Evo, oli di oliva e oli di semi, e i prezzi possono variare tantissimo tra i diversi marchi.
I consumatori non sempre riescono a capire fino in fondo se ciò che stanno acquistando sia di qualità, indipendentemente dal prezzo.
Ecco un esempio in cui le aziende “fregano” chi compra il loro olio, spacciando per conveniente un prodotto che ha ingredienti di dubbia qualità.
Hai acquistato questo tipo di olio extravergine d’oliva? Scopri cosa ha consumato davvero e perché hai sprecato dei soldi
Su Il Fatto Alimentare troviamo una denuncia che è doveroso divulgare, perché – ancora una volta – il benessere dei consumatori non è assolutamente considerato. Le aziende fanno business e lo fanno spesso e volentieri sulla pelle di chi acquista i loro prodotti.
Come detto poco sopra, ormai l’olio extravergine di oliva costa dai 12 ai 15 euro a bottiglia (da 750 ml.) e molti italiani hanno rinunciato ad acquistarlo. In alternativa c’è chi ha cercato opzioni diverse, ripiegando su prodotti a scaffale che sembrano convenienti.
Parliamo delle numerose bottiglie da 1 litro di “Condimento all’olio extra vergine e oli vegetali“ venduta da vari marchi e aromatizzati alle erbe o al peperoncino. Nell’etichetta c’è chiaramente scritto che si tratta di un condimento, ma si enfatizza il fatto che sia composto da una percentuale molto alta di olio Evo. Il prezzo finale, genericamente intorno ai 4-5 euro, può far pensare al consumatore che si tratti di un prodotto conveniente.
In realtà, c’è da riflettere attentamente su alcune questioni, sebbene è doveroso ricordare che i prodotti in questione sono legali e non siamo di fronte a frodi alimentari. Ma come suggerisce Alberto Grimelli, direttore di Teatro Naturale, il consumatore deve essere a conoscenza di ciò che sta davvero mettendo nel carrello, in modo da fare scelte più consapevoli.
Proprio Grimelli ha spiegato che – in un prodotto tra i tanti in vendita negli scaffali Coop – si dichiara una percentuale alta di olio Evo, olio di semi e aromi alle erbe, e il condimento è in vendita a 4,99€.
I consumatori, facendo due conti, potrebbero pensare di essere di fronte a un affare. Per non parlare poi di coloro che sono “distratti” e leggono solamente “olio extra vergine” senza notare la dicitura “condimento”. Il prezzo, poi, invoglia tutti coloro che non se la sentono o non possono spendere 15 euro per una bottiglia di olio extravergine di alta qualità.
Il problema, come ricorda Grimelli è che
“al contrario dell’olio extravergine, questi condimenti non devono rispettare alcuna regola qualitativa, ma soltanto quelle di sicurezza alimentare“.
In sostanza, non hanno nessun obbligo di dimostrare la rispondenza agli standard previsti per il vero olio extravergine, possono inserire nella miscela (condimento) tutti gli oli vegetali che vogliono e della tipologie che desiderano, e anche aromi che possono mascherare materie prime di scarsa qualità e/o dare il sapore artificiale dell’olio Evo.
Dunque attenzione ai condimenti all’olio extra vergine, in realtà potrebbero contenere oli di scarsissima qualità. Oltre alla beffa sul prezzo (perché sebbene apparentemente conveniente è sempre troppo per un prodotto del genere) si rischia anche di consumare olio non propriamente salutare.