Il 31 dicembre 2024 scadrà Opzione Donna. I dubbi sulla proroga sono leciti considerando la necessità di soldi del Governo.
Tra le misure in scadenza a fine anno troviamo Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale. Su quest’ultimo scivolo pochi dubbi, la proroga ci sarà con alta probabilità. Per gli altri, invece, aleggia l’ombra della cancellazione.
Oggi Opzione Donna permette alle lavoratrici di andare in pensione al compimento dei 61 anni di età se non hanno figli, a 60 anni con un figlio e a 59 anni con due o più figli. C’è anche un requisito contributivo da rispettare, la soglia minima di 35 anni di contributi maturati. In più andare in pensione con Opzione Donna significherà accettare il sistema di calcolo contributivo indipendentemente da quando si sono iniziati a versare i contributi.
Per tante donne questo paletto comporta un taglio dell’assegno anche del 30%. Un ulteriore limite riguarda la categoria di appartenenza della lavoratrice che vuole andare in pensione. Opzione Donna dal 2023 si rivolge esclusivamente alle disoccupate/impiegate in aziende in stato di crisi, alle disabili con percentuale superiore al 74% e alle caregiver da almeno sei mesi. Cosa si prevede accadrà a questo scivolo nel 2025? La proroga ci sarà e in caso di risposta affermativa i requisiti rischiano di essere nuovamente modificati in peggio?
Le previsioni sul futuro di Opzione Donna
Impossibile dare certezze, il Governo è a lavoro per definire un piano per il futuro ma si trova ancora in alto mare. Avrebbe voluto dare la tanto attesa Riforma delle Pensioni agli italiani ma è sorto un problema. L’Unione Europea ha imposto all’Italia di ridurre il debito pubblico da 7,4 a 3 punti percentuali entro il 2028. Significa dover risparmiare molti soldi togliendo agevolazioni e limitando le uscite pensionistiche.
Dato che una Riforma vera e propria è diventata nuovamente un’impresa impossibile, ipotesi plausibile è che la prossima Manovra prorogherà gli strumenti di flessibilità in uscita oggi attivi. Se così fosse Opzione Donna dovrebbe continuare ad esistere nel 2025 insieme all’APE Sociale e a Quota 103. Impossibile, però, dire se ci saranno cambiamenti nei requisiti di accesso agli scivoli.
Già nel 2024 i limiti anagrafici sono stati alzati con riferimento alla pensione per le lavoratrici, potrebbe accadere di nuovo così come la misura potrebbe rimanere invariata. Chi oggi soddisfa i requisiti, però, non deve gettarsi a capofitto verso il pensionamento. Ricordiamo che per Opzione Donna vige la cristallizzazione del diritto. Significa che avendo maturato i requisiti richiesti nel 2024 si potrà andare in pensione nel 2025 o successivamente anche se lo scivolo dovesse essere cancellato oppure modificato.