L’Unione Europea ha pubblicato le nuove regole di Basilea 3+ che facilitano l’accesso a mutui e prestiti. Entreranno in vigore nel 2025.
Sospiro di sollievo per gli italiani che stanno riflettendo sulla possibilità di fare domanda di prestito o mutuo alla banca. Nel 2025 i requisiti saranno meno stringenti e ottenere un “sì” sarà più facile ma alcune disposizioni entreranno in vigore già a luglio.
Gli ultimi due anni sono stati disastrosi in relazione a mutui e prestiti. Gli alti tassi di interesse legati all’aumento dell’infrazione e del costo della vita hanno impedito a tanti cittadini di ottenere un finanziamento dalle banche. Rate troppo alte da sostenere e affidabilità creditizia insufficiente sono state spesso motivi di un rifiuto da parte degli istituti di credito alla richiesta di un mutuo o prestito.
Da poco si è ricominciato a rifiatare con il taglio dei tassi finalmente deciso dalla BCE. Nel frattempo è arrivata un’altra buona notizia, le nuove regole di Basilea faciliteranno l’accesso ai finanziamenti rendendo meno stringenti i requisiti per l’erogazione del credito. La normativa introduce cambiamenti importanti per il settore bancario europeo al fine di limitare i rischi di eccessive esposizioni e di alleggerire i requisiti patrimoniali.
Le regole di Basilea 3+ su mutui e prestiti
Entro 18 mesi gli Stati membri UE dovranno integrare la Direttiva CRD VI rispettando le Leggi nazionali. Dal 1° gennaio 2025, invece, il Regolamento Crr III dovrà essere applicato con alcune disposizioni che dovranno entrare in vigore già il prossimo 9 luglio. Tra le novità di Basilea l’introduzione di una soglia minima di rendimento – output floor – che fissa un limite inferiore ai requisiti patrimoniali con riferimento ai modelli interni delle banche.
Parliamo del 72,5% rispetto quelli calcolati con misure standardizzate. In questo modo si ridurranno le differenze tra banche e si aumenterà la trasparenza del sistema finanziario. Basilea 3+ conferma, poi, la riduzione del capitale da accantonare per i prestiti in relazione alle PMI italiane. Il fine è liberare risorse per il finanziamento di progetti aziendali. In più, la riduzione delle riserve per i prestiti garantiti dalla cessione del quinto spingerà verso il credito al consumo.
Tra le misure innovative introdotte dalle nuove regole citiamo l’uso dei terreni agricoli come garanzie per ottenere il credito e l’eliminazione degli accantonamenti per le partecipazioni in Banca d’Italia. Infine è stata prorogata l’estensione della semplificazione delle vendite di crediti deteriorati. Dal 9 luglio, in ultimo, sarà introdotto il filtro prudenziale sui Titoli di Stato per incrementare il credito delle banche.