Casalinghe e casalinghi possono ottenere una pensione mensile pur non avendo versato contributi. Scopriamo le proposte dell’INPS.
Doppia possibilità di pensionamento offerta dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale alle casalinghe. Un’offerta prevede la maturazione di contributi, l’altra invece no.
Le casalinghe si occupano per una vita intera della famiglia e delle casa cercando di andare incontro alle esigenze di ogni componente del nucleo familiare. Mantengono l’abitazione pulita e in ordine, cucinano, sbrigano i pagamenti, seguono i figli durante gli anni della scuola ma nessuno dà loro una retribuzione. A volte non ricevono nemmeno un grazie o un abbraccio per il lavoro svolto. Eppure proprio di lavoro si parla, di un impegno a tempo pieno che non concede vacanze o giorni di malattia.
Che sia per scelta o per necessità chi si occupa della casa e della famiglia meriterebbe più considerazione e riconoscimento per le attività che ogni giorno svolgono. Aggiungiamo, poi, che un’età di pensionamento per le casalinghe/casalinghi non esiste. Non ci si sveglia a riposo da un giorno all’altro con un assegno pensionistico a sostenere la fine dell’attività lavorativa. L’INPS permette di cambiare questo destino con due misure volte a favorire il pensionamento di chi si occupa di casa e famiglia.
Come possono andare in pensione le casalinghe
Le opzioni proposte dall’INPS sono due. La prima è il Fondo Casalinghe, la seconda è la pensione sociale. Iniziamo dal Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari. Permette a chi non svolge un’occupazione da lavoratore dipendente o autonomo di versare ugualmente i contributi in modo tale da ottenere una pensione al raggiungimento di un’età avanzata.
La casalinga può iscriversi al Fondo dimostrando di non svolgere attività propria o da dipendente e inviando domanda all’INPS tramite il portale ufficiale dell’ente previdenziale. Allegando la documentazione richiesta l’istanza verrà accolta in automatico e si potranno iniziare a versare i contributi attraverso i bollettini ricevuti. L’importo minimo è di 26 euro. Si potrà arrivare ad ottenere al massimo mille euro al mese versandoli costantemente per 35 anni.
Passiamo alla pensione sociale, una misura rivolta alle casalinghe in età da pensionamento ma senza contributi maturati e che soddisfano quattro requisiti. Servirà aver compiuto 67 anni di età, essere cittadini italiani, cittadini di un Paese europeo iscritti all’anagrafe del Comune di residenza o stranieri con permesso di soggiorno e avere avuto una residenza stabile e continuativa in Italia per minimo dieci anni. Infine, l’ultima condizione è un reddito inferiore ad una soglia minima fissata annualmente.