Pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi: non è un sogno, non perdere questa incredibile opportunità

Possono accedere alla pensione di vecchiaia anche i contribuenti che hanno solo 15 anni di contribuzione. Quali misure consentono tale opportunità?

Per usufruire della pensione di vecchiaia, attualmente, sono necessari 67 anni di età e 20 di contributi. Anche chi ha un’anzianità contributiva inferiore, tuttavia, può smettere di lavorare. Questa facoltà è stata introdotta dalla Riforma Fornero, che ha offerto una serie di vantaggi ai cd. quindicenni.

pensione con 15 anni di contributi
Anche chi ha solo 15 anni di contributi può andare in pensione (cityzen.it)

Le regole per accedere al pensionamento anche con soli 15 anni di età sono state chiarite anche dalla Circolare INPS n. 16/2013, che ne ha ribadito i requisiti. Per smettere di lavorare prima del raggiungimento dei 20 anni di versamenti, infatti, bisogna rispettare precisi parametri e appartenere a determinate categorie di lavoratori e lavoratrici. Vediamo, quindi, quali sono le condizioni imposte dalla Legge Fornero e quali vantaggi assicura ai beneficiari.

Pensione con 15 anni di contributi: le ipotesi in cui è consentita

La “pensione quindicenni” è riservata a coloro che sono iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o alle forme sostitutive ed esclusive della stessa e che appartengono al cd. sistema misto, ossia hanno iniziato a versare contributi prima del 1996.

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Quali sono i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia con meno di 20 anni di contribuzione? (cityzen.it)

Nel dettaglio, si tratta delle seguenti categorie di beneficiari:

  • coloro che hanno raggiunto 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992. A tal fine, si considerano anche i contributi figurativi, da riscatto e da ricongiunzione, relativi a periodi non successivi al 31 dicembre 1992;
  • coloro che sono stati autorizzati a versare i contributi volontari entro il 31 dicembre 1992 (a prescindere se lo abbiano realmente fatto);
  • i lavoratori dipendenti che possiedono un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e che sono stati occupati per almeno 10 anni (anche non consecutivi), per meno di 52 settimane all’anno (ad esempio, i lavoratori stagionali o con carriera lavorativa discontinua);
  • i lavoratori che, entro il 31 dicembre 1992, hanno raggiunto un’anzianità contributiva tale che, nonostante l’aumento dei periodi compresi tra il 1° gennaio 1993 e la fine del mese di maturazione dell’età pensionabile, non giungerebbero al requisito contributivo necessario.

Non possono, invece, usufruire della pensione con 15 anni di contribuzione i dipendenti del settore Ferrovie dello Stato e gli iscritti alla Gestione Separata.

Per l’accesso alla pensione da parte di chi ha solo 15 anni di contributi non è, invece, prevista alcuna differenza relativa all’età anagrafica, che rimane pari a 67 anni, sia per i lavoratori e le lavoratrici del settore privato sia di quello pubblico. Per la pensione quindicenni, infine, non sono previste finestre mobili e, di conseguenza, l’assegno pensionistico decorre a partire dal primo giorno del mese seguente a quello di raggiungimento dei requisiti previsti.

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