Se state raccogliendo i documenti per la compilazione della dichiarazione dei redditi dovete preparare le fatture per le spese mediche.
Scontrini e fatture sono indispensabili per poter ottenere le detrazioni collegate alle spese da inserire nel modello 730 e far aumentare il rimborso erogato in busta paga o nel cedolino della pensione oppure direttamente sul conto corrente se non si ha sostituto d’imposta.
Tra le spese da portare in detrazione nel modello 730 le più note sono le spese mediche sostenute nell’anno precedente alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Significa che per il 730 2024 si dovranno presentare tutti gli scontrini e le fatture del 2023. Chi accederà alla precompilata noterà che nel relativo rigo delle spese mediche c’è già un importo inserito.
Si tratta della somma conteggiata dall’Agenzia delle Entrate in base ai dati ricevuti dalle farmacie e dalle strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Questo importo potrebbe non essere esatto se il contribuente ha pagato visite specialistiche private. Bisogna, dunque, verificare in autonomia la somma da inserire nel modello 730 conteggiando tutti gli scontrini e le fatture in proprio possesso.
Per la detrazione della maggior parte delle spese mediche e sanitarie è sufficiente lo scontrino parlante (quello rilasciato dalla farmacia per intenderci completo dell’importo della spesa sostenuta, della quantità, del bene acquistato e del codice fiscale dell’acquirente). In altri casi, invece, per poter approfittare dell’agevolazione che ricordiamo è del 19% sarà indispensabile presentare la fattura.
Le prestazioni sanitarie per la diagnosi, la cura e la riabilitazione della persona richiedono la fattura per ottenere la detrazione. Lo ha comunicato con chiarezza l’AdE con la risposta 275 del 4 aprile 2023 ad un interpello. Nello specifico l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che tra le prestazioni che non richiedono la fattura perché esenti dall’IVA non sono incluse le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione della persona. Per queste serve la fattura.
Il contribuente, dunque, dovrà chiedere al professionista il rilascio della stessa oppure potrà dire addio alla detrazione del 19%. La fattura ricordiamo che è un documento emesso al cliente che ha usufruito di un servizio o bene. Si tratta di una richiesta ufficiale di pagamento completa di diversi campi. Il nome e l’indirizzo dell’attività professionale e del cliente, il numero di fattura, la data di emissione, l’elenco delle merci o servizi venduti/acquistati e l’importo totale da pagare nonché la scadenza del pagamento. Attenzione anche all’IVA e all’eventuale marca da bollo da applicare.
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