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Perché nei cocktail ci va il ghiaccio? La risposta è sorprendente

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Antonia Festa

Il ghiaccio nei cocktail ha una precisa funzione. Uno studio scientifico spiega perché non dovrebbe mai mancare.

Gin tonic, spritz, negroni, cocktail analcolici sono l’ideale per godersi un bell’aperitivo in compagnia. Ma avrete sicuramente notato che vengono sempre serviti con abbondante ghiaccio.

Nei drink va sempre messo il ghiaccio (cityzen.it)

Il motivo di questa scelta è scientificamente provato, perché il ghiaccio serve sia per non rovinare il gusto della bevanda sia per raffreddarla. Ma per quale motivo i cocktail sono più buoni se bevuti freddi? Secondo uno studio recente, la bassa temperatura contribuisce a rendere meno amaro il sapore dell’alcool.

Con la diluzione, inoltre, si creano delle molecole formate da acqua e alcool, che fanno in modo che i recettori del gusto non vengano “aggrediti”. Anche se la quantità di alcool nel drink non cambia, la diluzione comporta l’abbassamento del grado alcolico complessivo del cocktail. Ma quali sono gli altri vantaggi del ghiaccio nelle bevande? Scopriamolo.

Mai prendere un drink senza ghiaccio, parola della scienza

Vi sarà sicuramente capitato di provare una sensazione simile a un bruciore in seguito all’ingerimento di una bevanda alcolica calda o a temperatura ambiente. Per evitare che l’alcool abbia un impatto troppo forte sulle papille gustative, è fondamentale raffreddare e diluire il drink.

Quanto ghiaccio va messo nei cocktail? (cityzen.it)

Il ghiaccio, infatti, ruba calore al cocktail e lo raffredda. Questo principio trova fondamento nella termodinamica, una branca della fisica. Il ghiaccio congelato ha una temperatura che si aggira intorno ai -18 °C e, nel momento in cui viene immerso in un bicchiere, si ritrova in un ambiente di circa 25 °C. Il ghiaccio e l’ambiente circostante tenteranno di trovare un equilibrio termico, tramite la trasmissione di calore dal corpo più caldo a quello più freddo.

Il ghiaccio, in particolare, assorbirà calore e arriverà a 0 °C e, nel momento in cui la temperatura inizierà ad innalzarsi, si fonderà. Durante questa fase di fusione, nonostante il cocktail venga diluito, si raffredda, per effetto della fusione.

Non bastano, tuttavia, pochi cubetti di ghiaccio per far fondere il drink, ma ne serviranno molti ed è questa la ragione per la quale i barman ne mettono in abbondanza. In particolare, il numero di cubetti di ghiaccio che viene aggiunto incide sulla velocità del raffreddamento della bevanda.

Se si riempie il bicchiere, il raffreddamento avverrà in maniera più rapida e omogenea. Anche la forma e la dimensione del ghiaccio, infine, è importante, perché a parità di volume, il ghiaccio triturato ha una superficie di contatto superiore rispetto ai cubetti e, dunque, accelera il processo di raffreddamento e diluizione del cocktail.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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