I russamenti molesti sono frequenti nelle donne che entrano in menopausa. Finalmente gli esperti hanno scoperto la causa.
Con la menopausa subentrano sintomi particolari, come le vampate di calore, la palpitazione e l’insonnia. Tuttavia, non tutti i disturbi legati alla cessazione dell’attività ovarica sono conosciuti, ed esiste ancora una zona grigia, piena di incognite.
Uno dei disturbi meno citati, ma non per questo meno comune, è la roncopatia, ovvero l’atto del russare. Si tende ad associare il russamento più spesso agli uomini, ma i dati rivelano che tantissime donne hanno riscontrato lo stesso problema dopo la menopausa. C’è forse qualche collegamento tra i due fenomeni?
In genere si russa perché le vie respiratorie sono parzialmente ostruite, impedendo così al flusso d’aria di uscire con facilità. Le ragioni di tale rumore d’aria sono molteplici: si può aver assunto troppo alcol, soffrire di apnee notturne o poliposi nasale. Ma non solo.
Ti sembra di russare di più con la menopausa? Ecco il perché
La donna, poiché possiede più estrogeni e progesterone – l’ormone femminile prodotto dalle ovaie nella seconda fase del ciclo mestruale – vanta muscoli delle vie aeree più resistenti e stabili rispetto all’uomo. Questo spiega anche perché la roncopatia può essere più o meno comune durante le diverse fasi del ciclo.
Ad esempio, durante l’ovulazione, quando i livelli di progesterone sono bassi, è più probabile russare. La gravidanza è invece particolare: se, da un lato, il gonfiore potrebbe rendere più probabile la roncopatia, dall’altro ci sono gli alti livelli di estrogeni a mantenere stabili i muscoli delle vie respiratorie.
Il cambiamento ormonale significativo dovuto alla menopausa ribalta tutto questo. Estrogeni e progesterone diminuiscono; faringe, laringe, lingua e palato molle si restringono, perché i muscoli si indeboliscono, portando così l’aria a sfregare contro le pareti e a vibrare. Le donne in menopausa cominciano così a russare come gli uomini.
La roncopatia può influenzare negativamente il riposo notturno, sia il proprio che quello dell’eventuale partner. Conseguenze naturali di ciò sono insonnia, eccessiva stanchezza, ansia e depressione. Se si tratta di un problema frequente, è bene rivolgersi al medico. Si è scoperto, infatti, che la TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva) è molto efficace, dato che apporta del progesterone all’organismo, rendendo le vie aeree più robuste.
Se invece si russa poco, non occorre nessuna visita specialistica, ma dei piccoli accorgimenti quotidiani potrebbero fare la differenza: niente superalcolici né abbuffate di sera e niente fumo. Cercare, infine, di addormentarsi su un lato, anziché a pancia in su.